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Notizie sull'eBook
Luca Giordano
- 07/11/2012 08:18:00
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Il tuo libro è bello, i simboli nascosti nei fenomeni naturali mi affascinano. Tu poi cerchi gli archetipi che vi sono nascosti, e li trovi, vai a fondo, è un regalo per il cuore.
Marcella Spinozzi Tarducci
- 17/05/2012 10:36:00
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Mariella...Gabriella...Marcella...i nomi si confondono a volte. Scusa Gabriella.
Marcella Spinozzi Tarducci
- 17/05/2012 10:34:00
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Due occhi per vedere, unanima per carpire i segreti della natura. Anche una piccola foglia ci ammonisce di questo incessante mutare della nostra essenza, del terrificante ciclo che ci distrugge ogni attimo, e che tuttavia in questo inestinguibile cammino ci mostra un caleidoscopio di immagini bellissime. Grazie Mariella.
Giovanni Commare
- 09/01/2011 00:32:00
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Che bella sorpresa trovare nella vecchia casella di posta questo link, in questi giorni. Davvero un bel regalo. Forme, colori, reti, sono indagati e rappresentati dal tuo sguardo che sta dietro lobiettivo e dalla mente che li ha selezionati, illuminati e inquadrati in quel modo. La rappresentazione di un cosmo naturale, in cui cogliere tracce di senso e allegorie, possibili metamorfosi delle nostre vite. Grazie per averci riproposto una bellezza che aiuta a vivere.
Franco Fabiano
- 10/10/2010 10:45:00
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La fotografia - tutti lo sappiamo - cristallizza un istante, rende irripetibile un dato momento, unimmagine. Il mondo del regno vegetale, come del resto quello del regno animale, è particolarmente affascinante per la ricchezza delle sue molteplici espressioni di forme, colori, dimensioni. Il mondo "macro" rivive in questo libro in varie differenti - ma autentiche - emozioni. Madre Natura è creatrice di qualcosa di straordinariamente suggestivo. La tecnica fotografica digitale ci consente di cogliere questa spettacolare dimensione del "Cosmo vegetale" restituendoci un canto poetico di ineguagliabile bellezza. Un libro splendido.
Maria Pina
- 16/07/2010 06:01:00
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Piaciuto molto, Gabriella. Complimenti vivissimi anche da me...
Giuseppe Grattacaso
- 15/07/2010 10:46:00
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Un punto di vista inaspettato e straziante su una realtà che vorrebbe ancora vivere, ma che riesce a farlo, mostrando segnali di cedimento e di inadeguatezza, solo attraverso locchio affettuoso e spietato, comunque indagatore della fotografia. Un libro bellissimo, carico di suggestioni. Grazie, Mariella!
Carmen Grattacaso
- 05/07/2010 10:36:00
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Cara Gabriella, grazie per questo e-book di arte fotografica di cui ci hai fatto dono. Sono fotografie intense che infondono vita e mostrano come la natura, se noi lo vogliamo, ci sta accanto, ci rassicura, si fa presenza, ci ispira ad elevarci. Rose che chiamano, seducono, rinascono e fanno rinascere; petali straziati, delicati, giovani, secchi; spine e foglie che parlano. Dolore, amore, perfezione, cambiamento, desiderio. Colori fermati dallo scatto, fiori che somigliano a uccelli ingabbiati. Un incantevole mondo trasformato in arte.
Federico Barbieri
- 04/07/2010 20:46:00
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Bello, bellissimo, sotto tutti i punti di vista. Brava!
Marco Giampieri
- 30/06/2010 17:42:00
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Le fotografie di Gabriella sono belle e trasmettono un senso di intensa emotività, attraverso la profondità dello sguardo. Mi sono piaciute per il linguaggio, non incline alla tentazione “pittorica”, e per la coerenza con l’etimologia della parola “cosmo”; ma l’ordine in queste immagini non è fatto solo di luce e di colore, ma soprattutto di complessità e di ampiezza della gamma emotiva. Le tramature della realtà hanno una perfezione naturale per certi versi disarmante, così come le tonalità “mature” di alcune rose sono una distorsione cromatica molto passionale. Molto belle, complimenti.
null
- 29/06/2010 17:05:00
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Ringrazio di cuore gli autori degli ultimi commenti per "Cosmo vegetale" che si sono aggiunti ai primi. Siete tutti molto cari, ed è consolante ricevere i vostri giudizi. Ancora grazie. Gabriella
Cristina Landi
- 29/06/2010 12:18:00
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Cara Gabriella, le tue fotografie una visione estremamente suggestiva e affascinante di questa natura amica-sorella, accogliente e sicura come il ventre materno, ma nello stesso tempo misteriosa e segreta, talvolta inconoscibile. Ti ringrazio davvero per le emozioni provate. Cristina Landi
Anna Maria Volpini
- 29/06/2010 00:37:00
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cara Gabriella le tue foto sono meravigliose...ma quelle che mi hanno colpito al cuore sono quelle intitolate...IL DOLORE E LA SUA OMBRA...e AEREA PASSIFLORA!!!!sono la perfezione del tuo sguardo della tua visione della natura... Grazie per avermi dato la possibilità di vederle!!!! AM Volpini
Roberto Mosi
- 28/06/2010 11:31:00
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Sono foto meravigliose, svelano dimensioni inimmagginabili di un mondo comune, a noi vicino. Le immagini di Gabriella rappresentano per me lindicazione delle posibilità di conoscenza - razionale ed emotiva - che può offrire larte della fotografia.
Eugenio Lucrezi
- 28/06/2010 10:37:00
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Cosmo vegetale
Vegetabile cosmo,navigabile corso dacqua per pochi, per le vene dellacqua misteriosa nella luce. Sanguinare per poco senza suoni che battono sui timpani un sonoro di onde percepibili. Non puoi fingere che non sia vita tranquilla persino quella, abitata nel verde, e che non sia anche quella furibonda e non bella nel vaso e nella serra, inevitabilmente. Batticuore che pulsa pure in chi è sprovvisto di cuore, ma si cura del sangue e delle vene traboccanti, così simili al rosso dentro noi.
Eugenio Nastasi
- 26/06/2010 12:42:00
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La proposta di una serie di fotogrammi serialmente ordinati secondo lo spirito creativo dellautrice, è di per sè unoccasione e una sfida. E come se Gabriella Maleti, dopo una lucida e chiarificatrice introduzione, stimolasse locchio a indagare non solo lattimo fuggente imprigionato nellimmagine, ma anche il denotatum di forme e colori. E fin qui loccasione. La seriazione, quindi, sollecita ulteriormente lindagine e le domande che prorompono da forme, sfumature, contorni, sospensioni, avvitamenti, similitudini, consensi, movimenti intuibili, percezioni cercano di scavalcare il dato visivo e iniziano, con lautrice, un racconto o una raccolta di versi, che penetrano nel subconscio, in quella nostra anticamera dove durante il sonno tutto è in subbuglio, per assimilare un ordine, per asseverare una verità che abita nelle emergenze naturali e sovente non riusciamo a scoprire con pienezza. A pag 7, a pag 23, filamenti e filigrane in cerca daltro spazio, assetate di luce. Straordinario capriccio di unartista che scrive con locchio pagine di graffiti e colori che un una penna spesso riesce solo a scalfire. Complimenti a Gabriella Maleti, dunque, per questa lezione di stile.
Liliana Ugolini
- 26/06/2010 05:35:00
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Cara Gabriella, l’oltre del vedere la bellezza, la tua personale e attenta interpretazione del vivere tra morte e vita sono queste foto dove il verde l’azzurro e il bianco ne sono il filo conduttore. Un suggerire mondi in trasparenze e controluci dove l’occhio e la mente percepiscono mondi. Grazie per questa poesia silenziosa.
Giuseppina Amodei
- 25/06/2010 20:47:00
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Delizioso. Soprattutto Gioco di platano e Il dolore e la sua ombra. Brava.
Gabriella Maleti
- 25/06/2010 18:42:00
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Carissimi amici, i vostri giudizi mi hanno grandemente commossa, ed onorata. Grazie di cuore della vostra attenzione. Per ringraziarvi meglio ho pensato di regalarvi (a me piace regalare) una mia fotografia tra quelle pubblicate. Se mi comunicate il vostro indirizzo, sarò lieta di spedirvela. Qui sotto segno la mia mail: gamalet@tin.it Un affettuoso saluto Gabriella
25 giugno 2010
Guglielmo Peralta
- 25/06/2010 00:26:00
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Questo libro fotografico si può definire un poema di "immagini ottenute con la luce". Esso riproduce il canto del mondo vegetale e ne riflette, in modo nitido, lordine la bellezza la perfezione. E la "luce", che fa risorgere le "rose morte", ci dà unemozione in più. E un richiamo al miracolo della natura.
Narda Fattori
- 24/06/2010 18:47:00
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Premetto che sono una pessima fotografa e una grande estimatrice della forografia che ora è stata intesa come pura forma darte, o come fissazione dellesistente in un tempo e in un luogo, e ancora come antropologia delluomo , sua etologia e, anche come metafora dellesistente.Ovvero come un linguaggio artistico molto vicino a quello della poesia. La visione e il particolare in entrambe le forme assurgono ad una dimensione altra da quella meramente "scritta". Mi pare che attraverso queste fotografie "vegetali" tu estragga un messaggio che riguarda luomo e la sua esistenza sfaccettata.Intendo dire luomo splendente nella sua bellezza, la sua bellezza che declina, lombra che lascia dietro di sè sempre più spessa mentre il corpo si affusola quasi a ridursi a sola essenza, e ancora: la tensione allalto, trascendenza o costruzione etica solitaria che sia, poi la sua natura tragica ma altrove prepotentemente sociale, in filigrana la complessità del suo sentire della sua trascrizione, la solitudine, il dolore che lo trafiggono. Credo che non manchi neppure qualche foto che mostra latteggiamento attuale mercificato della bellezza in elementi racchiusi in una boccia, fragilissima e facile preda di un tragico urto. Credo che la grande varietà degli elementi vegetali fotografati ( penso alla foglia con la coda, allinsetto appostato,..)vadano verso la narrazione della indefinibile e mai esaustiva complessità dellesistenza. Hai colto nel segno, Gabriella. Da un punto di vista tecnico, mi trovi sprovveduta: posso dirti genericamente che sono belle, ma soprattutto sono in grado di sommuovere riflessioni e stati danimo. E senza dubbio questo è un ottimo risultato.
Daniele Santoro
- 24/06/2010 13:47:00
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Non esiste migliore poesia della natura, e questa tua raccolta “fotopoetica”, Gabriella, ne è una chiara dimostrazione. Complimenti, gli scatti sono bellissimi; la precisione con cui hai ritratto questo “cosmo vegetale” è sorprendentemente suggestiva. L’osservazione al dettaglio del fogliame mi rivela, pur non conoscendo la tua poesia, la forte propensione che hai per i minimali, e al contempo giganti, segni del creato. Leggo, inoltre, le foglie e le sue nervature come la metafora della vita e della sua straordinaria varietà. Ci accomuna, d’altronde, lo stesso destino, non credi? Il loro appassire, trascolorare, essere sbocconcellate lentamente non ricorda forse anche a noi quanto fugace è la vita e quanto noi stessi siamo simili a foglie? creature finite, creature piccolissime eppure giganti, sublimi del “cosmo”?
Stelvio Di Spigno
- 24/06/2010 11:02:00
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Davvero cè un universo, un cosmo dietro ogni foglia. Ogni vegetale dà limpressione netta di freddezza e refrigerio, perché possiamo cogliere solo la bellezza visiva di ciò che è altro da noi, di ciò che non è umano. Un libro splendido. La natura è là, e noi possiamo solo ammirarla, restando con la domanda di cosa sarà veramente un fiore, una pianta, di cosa sarà questa vita che cerchiamo di possedere strappandola e portandola nelle nostre case. Mentre essa basta a se stessa, a differenza della vita umana che invece non è mai appagata di nulla.
annalisa macchia
- 24/06/2010 10:03:00
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Una foto eternizza unimmagine e ciò che limmagine ha suggerito. Le tue foto, cara Gabriella, fanno qualcosa in più. Permettono a chi le osserva di partecipare a quella sapiente, affascinante comunione che si è stabilita fra te e la natura. Ci aprono gli occhi davanti ad un quotidiano cosmo pieno di meraviglie che, di solito, presi dalla fretta di vivere, ci lasciamo sfuggire. Insomma , con i tuoi scatti, ci metti gli occhiali. Sono occhiali, però, che non si trovano in vendita da nessun ottico. Grazie, dunque: un dono impagabile. Come ogni manifestazione darte. Un abbraccio, Annalisa
Antonio De Marchi-Gherini
- 23/06/2010 21:29:00
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Mondi paralleli, esoterici paesaggi dellanima,ma anche Hodgkin, Gabo. Certe tramature fanno venire in mente Pollock e altre luci e filigrane Andy Warhol. Al di là di questo però cè tutta la delicatezza della poesia naturalistica italiana, quella di Cardarelli, di Sbarbaro e, del più prossimo, Pier Luigi Bacchini. Hai scritto pregevoli versi con lobiettivo invece che con la penna e/o il computer. Complimenti e un abbraccio affettuoso
Alessandro Franci
- 23/06/2010 18:43:00
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Credo che lo scatto, la scelta, l’istante, il tema, siano, oltre alla tecnica, (evidentemente indiscussa la tua) gli stessi elementi della tua poesia. Di quella che già conosciamo e di quella, “semplicemente”, dell’essere poeta; per fortuna conoscendoti lo posso affermare con certezza. Forse è un altro modo ancora, un essere nel tema con altri mezzi. C’è un completamento, probabilmente, tra la scrittura (non solo la poesia) il video e quindi la fotografia. Tutto ciò, come sai, non può meravigliare chi ti conosce, ma meraviglia (forse?)la costante conferma dei tuoi lavori, come anche questa volta: un bellissimo libro, luminoso, commovente, pacato eppure così forte.
Maria Grazia Cabras
- 23/06/2010 18:38:00
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anima mundi/rispecchiata/riflessa/ritratta nell’attimo di un respiro --- contrappunti di lucciole/piccoli universi/firmamenti sospesi colorano i nostri occhi/ci destano/conducono altrove
(… e la marea nera, ancor di più, ci duole)
Gabriella carissima, grazie di questo "splendore" un abbraccio affettuoso da Maria Grazia
Franca Alaimo
- 22/06/2010 22:17:00
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E un libro emozionante questo di Gabriella perchè la sua sostanza è la bellezza possente, anche quando è semplice, della Natura. Lattenzione e lamore per i dettagli mi fanno ricordare il grande fotografo Feininger, che , però, amava il bianco e nero. Gabriella aggiunge allabilità tecnica una forte capacità interpretativa e creativa che, spesso, alona le cose fotografate di un che di misterioso, gettando ponti fra fusis e meta-fusis. Una sorta di cantico delle creature vegetali in immagini! Grazie
leopoldo attolico
- 22/06/2010 21:54:00
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Cara Gabriella , non sono un tecnico/addetto ai lavori , per la fotografia sono "luomo della strada". Nondimeno sono un autentico "guardone" , professionale , di ruolo , e quindi affidabile ! Scherzo , naturalmente . Nelle tue foto ci sei tu , credo , o buona parte di te certamente . Se non sei andata a fotografare isotopi radioattivi o consentanei "Onorevoli"(??!!)in uscita da Palazzo Grazioli ci sarà una ragione . Non credo , osservando il tuo lavoro , che sarà mai nelle tue corde. Ho fatto il tifo per la tua passiflora e anche per le tue foglie allultimo stadio . Tra quei bagliori spenti , per riflesso condizionato ( o per magia subliminale ) ho visto il tramonto dellArroganza del Potere che ben conosciamo ... Un abbraccio anche a Mariella ! leo
Alida Airaghi
- 22/06/2010 21:37:00
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Cara Gabriella, è lo sguardo di un poeta, il tuo, su realtà minime e grandiose, silenziose ed eterne nella loro indifesa caducità. Sguardo che rende grazie e glorifica, regalando ad altri emozioni altrimenti incapaci di esprimersi: e sottolinea forme, colori, posizioni appena appoggiate - con discrezione, ma anche con quale consapevole forza! Dovremmo tutti imparare a guardare al cosmo vegetale che ci circonda con la tua stessa attenta fedeltà, con paziente e umile stupore, riconoscenti.
Gabriella Maleti
- 22/06/2010 19:27:00
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Carissimi amici, carissime amiche, vi ringrazio di cuore per i vostri giudizi, per le vostre parole. Amo particolarmente la macrofotografia, che mi permette di avvicinarmi un poco di più al "segreto" delle foglie, dei fiori, alla loro materia, e anche alla loro anima. E, in un certo senso, anche a Chi ha creato tutto questo. Voglio ringraziare anche Roberto e Giuliano, generosi "autori" de la "Recherche". Un ringraziamento per le loro sensibilità ed intelligenza. Grazie, grazie ancora Gabriella Maleti
Mariella Bettarini
- 22/06/2010 19:10:00
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Bellissime queste fotografie di Gabriella. Meravigliosa la sua capacità di "vedere" (e farci "vedere") con infinita umiltà ed amore (luno strettamente legato allaltra) i Doni della Natura: queste foglie, questi fiori, e infiorescenze, e gemme, e rami, e minuscoli e robusti vegetali, che sono davvero un "cosmo" meraviglioso. Sono felice di aver visto "nascere" moltissime di queste fotografie, e sono felice che adesso molti altri possano finalmente vederle. Grazie,Roberto e Giuliano per laccoglienza ee, prima di tutto, grazie Gabriella! Mariella
Loredana Savelli
- 22/06/2010 14:33:00
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Bellissime le foto, bellissimi i titoli.
Daniela Monreale
- 22/06/2010 11:41:00
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Bellissima questa raccolta fotografica!! Il mondo vegetale è indagato con puntigliosa precisione, con amorevole cura per il dettaglio, fino a disegnare un "cosmo" ideale, in cui la squisita grafica dei frattali, delle geometrie perfette coniuga il dato naturale al dato simbolico, e suggerisce una pista vitale. Non a caso il "cosmo" si oppone al "caos", e in questi meravigliosi scatti di Gabriella cè tutta la poesia di una costruzione intelligente che la natura, nellumiltà e sapienza delle sue foglie, delle sue gocce dacqua, nelle sue nervature trasparenti consegna e suggerisce alluomo, come testimonianza di bellezza autarchica, leggera e forte insieme. Bellezza che stride con la protervia della mente umana, della sua vanità raziocinante, che troppe volte disdegna la saggia semplicità di un filo derba.
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