Orologi desueti
Quando ti parlo
mi seguono i tuoi occhi
senza più chiedermi nulla
ci sono giorni
in cui il sole cuoce la pelle
dove sarebbe bellissimo
chiudere gli occhi, semplicemente,
sotto una carezza di luce
col respiro a rilento
ascoltare il suono del vento
o il verso del cuculo che torna
dalle terre dorate.
Il tempo sbiadisce l’esistenza
come una gomma
cancella dalle dita
anche l’ultimo contatto,
ci sono giorni in cui
quando mi parli
non riesco più a chiederti nulla
ché il tuo viaggio iniziatico
s’e ancorato ad un tempo orfano
dove il linguaggio è sfiorito
fra le lancette di un orologio
che non segna più il tempo
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Livia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.