Pubblicato il 24/07/2011 11:15:37
TUTTI QUESTI ANNI
Saltai fuori nel bel mezzo della notte, e subito rischiai di non far parte del gruppo così promisi che avrei corso sin quando avessi avuto vita, e giurai che avrei spinto sin quando ne avessi avuto forza ma corsi come un cieco e lasciai i miei sogni a sbandierare nel vento, troppo a lungo, e la pioggia è caduta e la strada è smarrita e gli anni sono passati, attraverso foreste di gente che ho conosciuto; questi anni sono passati tra musica amata e libri da leggere; tutti questi anni tra tragedie nel mondo che non avresti mai pensato. E quando hai un attimo di tempo e ti fermi a tirare il fiato Ti accorgi che sono passati in un respiro.
Ero ancora troppo piccolo per vivere una mancanza così grande e mi aggrappai a me stesso e alle ombre della camera. Il pilota volò in cielo tra lamiere e benzina la mia piccola addolorata anima vomitò parole e non smise più e creò nuovi eroi e realtà che vedevo solo io nel buio, nella luce, e le pagine scorrono e gli amici scappano e gli anni sono passati attraverso un mare di foto che ho scattato questi anni sono passati tra musica imparata e libri ideati tutti questi anni con le centrali che esplodono e i grattacieli che cadono. E quando hai un attimo di tempo e ti fermi a tirare il fiato Ti accorgi che sono passati in un battito di ciglia
Entrai nel mondo del fuoco e dell’acciaio L’acciaio andava sollevato e strappato, il fuoco era nel cuore Là imparai a dare il meglio di me e appresi che non mi sarebbe mai stato sufficiente Ma ancora strinsi i denti e vidi il mio sangue sulle mani, per terra. E le sconfitte bruciano e le vittorie inebriano e gli anni sono passati attraverso un mare di medaglie che ho preso ed ho perso Questi anni sono passati Tra obiettivi sfuggiti e vittorie troppo piccole Tutti questi anni con quei cinque cerchi mai raggiunti a segnarmi l’anima e quando inciampi in una notte in cui non riesci a dormire Ti accorgi che sono passati nel tempo di un applauso.
Poi arrivò il mio grande fratello con la chitarra e quella voce potente che non mi lasciò più lo misi assieme agli altri maestri: lo scrittore che boxava, il dottore che sparava, gli uomini con le piume nella prateria, il cow-boy di carta e l’inventore di Macondo. Il vento della montagna come motore E le storie della strada dei tuoni e la terra promessa E gli anni sono passati Tra chitarre comprate e spartiti imparati Questi anni sono passati Con gli occhiali smarriti e incidenti scampati Tutti questi anni Con le file ai concerti e biglietti strappati E quando ti imbatti nella canzone giusta alla radio Ti accorgi che sono passati nel tempo di un assolo.
Mi persi, un giorno, d’estate in un improvviso grande dolore e il mio sangue che cadeva sulla polvere bianca non coagulava e non aveva nulla di nobile. Sconfitto salutai una parte di me che non avrei visto più. Sconfitto, gridai NO al cielo con quanto fiato avevo e infine entrai in un buio tunnel di dolore.
Sconfitto ma non domo tornai sulle vecchie strade E mi trovai migliore di prima perché il dolore fortifica Ripresi i miei maestri e lastricai ancora la strada D’oro, d’argento e di bronzo e la feci brillare Per un’ultima splendida volta E mi misi a correre verso nuovi sogni che lassù Chiamavano impazienti. E ancora gli anni son volati Davanti ai miei occhi di bimbo mai cresciuto Questi anni sono passati Nelle mie mani curiose e ferite Tutti questi anni Col giuramento eterno fatto ad una donna che veniva da lontano E quando, a volte, ti fermi a pensarci ascoltando il mare Ti accorgi che non sai da dove sono passati.
Vorrei avere un quadro per ogni volto che è passato di qua, per ogni compagno scomparso, per ogni affetto smarrito, per ogni promessa tradita; vorrei una foto per ogni luogo che ho amato, per ogni bacio che ho scambiato per ogni vittoria che ho avuto durante tutti questi anni coi programmi mai finiti e le rivoluzioni fallite, tutti questi anni tra impegno e delusione da ingoiare ogni giorno; tutti questi anni con i miei eroi inventati e la natura che amo. E appena guardo dentro il cuore Scopro che tutto è rimasto davvero lì. Tutti questi anni.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Alessandro Ferrari, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|