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Lucetta Frisa
- 29/06/2011 19:32:00
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ai poeti "seri", bravi, bravissimi, succede che un giorno la mano sinistra si metta a scrivere da sola. Anche Collodi scrisse il suo Pinocchio con la stessa mano. Ecco che il testo viene fuori naturale come una cascatella e lironia, la leggerezza e il divertissement prendono il sopravvento. Ed è un godimento per tutti :per lautore e per il lettore.
Nicola Romano
- 24/09/2010 17:56:00
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Raccolta inedita per un Dante Maffia inedito nella veste, oeserei dire, di uno "chansonnier" della poesia tanto andanti, ruffiani e melodianti sono questi suoi affabili versi che ci riportano dentro una comune quotidianità facilmente individuabile ma qui scandagliata a punta danima e riferita poi con un lieve soffio di scrittura.
Narda Fattori
- 20/09/2010 14:25:00
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La trasgressione che non si può agire si può però raccontare, psecie sotto la forma di "Scherzi". Questi di Dante Maffia, che conosciamo come poeta impegnato su molti versanti e fautore di una poesia che non si limiti allosservazione del proprio ombelico, poliedrico e attento ai eventi sociali, hanno invece la grazia delle levità ironica e scherzosa; parlano di un amore ma forse smitizzano lautore stesso, oggetto e soggetto, che pena sorridendo. Perchè non si può in eterno restare accigliati e racchiusi nelle gabbia di una quotidianilità che smitizza e corrompe parole, persone e idee. Ma non un buon poeta resta un buon poeta, perciò questi "scherzi" sono godibilissimi e forse in tanti ci si potrebbe rispecchiare. Un po di ironia ci farà solo che bene.
Maria Grazia Cabras
- 17/09/2010 20:16:00
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Nell’umano innamoramento/nelle forme di innamoramento che nutriamo nei confronti del mondo/esiste/quasi sempre/l’aspetto del doppio dove levità e grevità convivono/ Il “pathos” ha in sé/per sua stessa natura/lati oscuri/"patologici"/ appunto/e l’amore sospeso tra terra e cielo/tra carnalità e tensione spirituale consuma e si consuma/vive delle sue contraddizioni/
Desidero ringraziare/calorosamente/Dante Maffia per aver espresso “l’umano sentire/l’umano vivere” con la naturalezza e la sacralità del “gioco” inteso nel suo profondo significato filosofico di apertura alla vastità del mondo e delle cose/
Mariella Bettarini
- 17/09/2010 17:47:00
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Scherzosi e dolorosi insieme, questi "Scherzi" tanto poetici quanto umani, umanissimi, tutti vissuti ancor prima che scritti. Complimenti ed auguri allamico Dante Maffia per questo suo recente lavoro in versi, e per tutto quanto. Un amichevole saluto
Guglielmo Peralta
- 17/09/2010 13:11:00
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Questi "Scherzi" nascono dallincomprensione, che compromette e rende instabile la liaison amorosa, dove la gelosia è schermo dellincomunicabilità e di un malessere più profondo. Cè in questi "Scherzi" (che non sono scherzi), tutta la serietà e la pesantezza del "vivere", dell "andare per spazi inerti, e illudersi di capire".
Eugenio Nastasi
- 15/09/2010 13:20:00
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Se cè una reazione che esorbita leggendo i versi di Dante Maffia è lo stupore per la "facilità" e la "felicità" con cui egli affronta i temi delle sue opere. Anche in questi "Scherzi" riesce a provocarti, a stupirti, ti induce a riflettere e lo fa utilizzando immagini, incontri, eventi, memorie che paiono accadutigli per caso o per necessità e da essi trae sempre il succo per inventariare barlumi di saggezza o di amara ironia o ambedue le cose. Lesaltazione vitale che lo abita e che lo induce a proiettarsi ovunque per serrare la distanza che separa lovvia quotidianità dallovvia serietà della vita fa si che il poco o il molto della sua pregnanza poetica diventi il nulla o il tutto nello stesso tempo: nulla per chi non vuole prestare orecchio per intendere e tutto per chi leggendolo si ripaga con la consapevolezza di non aver perso il suo tempo.
leopoldo attolico
- 15/09/2010 12:44:00
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Cerco sempre di tenermi lontano dallemotività tutta italiana che insidia e penalizza il commento mediato dallinnamoramento dellinnamoramento . Preferisco concentrarmi - per quanto mi concede la mia oggettività - sul linguaggio della poesia che , in questo caso , dribblando felice(mente)il lessico retorico del sentimentalismo, si situa in quella temperie a tratti colloquiale tra "lAlto e il basso " che è poi la cifra collaudatissima in grado di circoscrivere non tanto l"unicità" di Dante ( Maffia ) , quanto , certamente , la sua riconoscibilità .
Antonio Spagnuolo
- 15/09/2010 10:46:00
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Dante Maffia conosce a fondo il potere della parola scritta e diffusa oralmente, come usava al tempo dei giullari. Eccolo a sperimentare lo scherzo con la stessa sagacia e con la fresca lucidità del musicista che riesce a produrre armonie in un crescendo sempre affascinanate. Finché larte possiede qualcosa , essa reclama la reificazione del privato, che ci appartiene , lironia del rimpianto e della illusione,il riflesso delle conquiste e delle perdite, listante del simbolo nel corrispettivo fenomenologico. Dante non ha bisogno del mio elogio, ed il mio commento è soltanto la gioia di essere entrato ancora una volta nella sua spirale poetica... Antonio Spagnuolo
Franca Alaimo
- 14/09/2010 22:02:00
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Petrarca scrisse le sue "nugae" e diede inizio ad uno stile del dir d’amore che ha attraversato i secoli. Sono davvero "scherzi" questi versi di Dante Maffia? Solo perché il registro stilistico è quello "volgare" e, talvolta, il tono, talvolta, i temi appaiono leggeri e "divertiti"? Bisogna diffidare, immagino. Sì, perché, a parte il fatto che questi testi trattano il tema dell’amore terribilmente intrecciato alle pene della gelosia, in realtà gli altri temi che vi sono connessi insinuano una palpitante drammaticità all’interno di un rapporto solo apparentemente felice. Lui e lei, intanto, sono troppo differentim non si "toccano" nel profondo che solo obliquamente, indirettamente; spesso, stanno in un silenzio imbarazzato e le loro confessioni, che somigliano a "stracci bagnati d’urina", è meglio, come dice il poeta, tacerle. In questa intima estraneità, in questa distanza, tuttavia, e probabilmente per questo, il desiderio resta vivo e l’amore conserva una sua enigmaticità. Ma anche la sua solitudine, il vuoto, il senso d’asfissia nel percepirsi come caduto in "un pozzo senz’aria, e quel chiedersi se il vivere altro non sia che un andare "per spazi inerti" e "illudersi di capire". Così per le cose della terra come per quelle del cielo, su cui si possono avanzare le più stravaganti ipotesi. Questi "scherzi", allora, mi sembrano soltanto alludere alla piena consapevolezza da parte dell’autore di sapere, almeno, gestire le parole e con esse creare, dando voce a qell’esigenza divina che è in ciascun uomo, qualcosa di nuovo, uno stile del dir d’amore lontano dalle solite nenie.
ronchetti daniela
- 14/09/2010 19:08:00
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Una lunga dichiarazione damore, forse ad una donna, senzaltro alla vita.
Loredana Savelli
- 14/09/2010 17:51:00
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Il titolo, "Scherzi", mi pare un modo molto saggio per ammettere che di fronte alle tematiche esistenziali cè soltanto da sorridere: millenni di poesia, religione e filosofia non hanno risolto limbarazzo umano verso il (non)senso della vita...
Ho colto qua e là alcuni versi direi "poco scherzosi" e molto saggi: "O il vivere è questo andare per spazi inerti, illudersi di capire?"
"E sono ombra del non essere, un vuoto spazio di piume arenatesi al largo della necessità."
"E io cado nel vuoto gridando il tuo nome fino a renderlo utile sguardo di nuvole alla deriva."
"Il Paradiso è un’unica immensa città o è suddiviso in tanti paesi piccoli con il campanile alto e la piazza con il monumento? Ci si riconosce tutti oppure ognuno ha preso un’altra identità?"
Ma tra una riflessione e laltra, si leggono versi leggeri, schietti, innocenti, immediati nella loro (apparente) semplicità e a volte irrazionalità ("In viaggio con Gigi"). Un mix davvero gradevole, gustoso, affascinante, sapiente. Grazie!
Giorgina Busca Gernetti
- 14/09/2010 10:08:00
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Dopo la lettura di "Scherzi" esprimo il mio apprezzamento per la levità dei versi damore in cui il poeta Dante Maffia sa far emergere la donna amata come la ragione del suo esistere. La lirica n. 7 è pregevole nellanafora della prima parte. Giorgina Busca Gernetti
Giorgina Busca Gernetti
- 14/09/2010 09:53:00
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Non si può che leggere un libro descritto così. Linnamoramento, senza nulla togliere allamore vissuto, è forse più poetico e fascinoso. Giorgina Busca Gernetti
anna rita armati
- 14/09/2010 09:51:00
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splendide poesie. Sembra di essere davanti al camino, in una delle sere dinverno e ascoltare incantati racconti damore.
Giorgio Mancinelli
- 14/09/2010 06:54:00
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Cè, nelle poesie damore, il costrutto di un sentimento vero, vissuto più nel desiderio che consumato, ciò che le rende liriche nel vero senso del termine, quasi lautore abbia attinto nellispirazione al segreto intimo e nascosto dellinnamoramento. Un vero bagno di bellezza, chissà se la vita hsa poi ripagato questo desiderio?
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