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Notizie sull'eBook
Si informa che questo e-book non è più disponibile su LaRecherche.it in quanto è stato pubblicato in una nuova edizione, in formato copertina flessibile, dall’editore Le Commari Edizioni, con il medesimo titolo; è reperibile presso l’editore: https://lecommariedizioni.it/incontri-di-leila-baiardo/
* Alla data del 05 aprile 2020, quando il file originale dell’e-book (pubblicato da LaRecherche.it in pdf in data 22/03/2010 alle ore 19:55:00), su richiesta dell'editore Le Commari Edizioni, è stato tolto dalla pubblicazione su LaRecherche.it, la situazione dei download era la seguente (tutti i download che si aggiungeranno saranno del file vuoto che sostituisce l’e-book originale): Formato PDF: aperto/scaricato 965 volte Download totali: 965 Ultimo download: 05/04/2020 01:45:00
Antonio De Marchi-Gherini
- 02/06/2010 16:12:00
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Perla fra le perle lesatta descrizione fisica e psicologica di Alberto Pincherle, al secolo Moravia. Anchio lho conosciuto frettolosamente a Venezia, mi colpì quel suo parlare secco, per frasi smozzicate, come tracciasse dei trattini per meglio spiegare i suoi concetti. Per il resto condivido pienamente quanto scritto in modo sublime da Leila...mi ha dato la sensazione di una persona profondamente sola e quel suo scavare nella memoria di ferro altro non era che un volersi sentire comunque parte di un insieme che, suo malgrado, forse lo respingeva.
Antonio De Marchi-Gherini
- 20/05/2010 00:59:00
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Sei tu il mio passatempo lenitivo al grigiore del vivere quotidiano, leggo e rileggo, sono quasi in perfetta simbiosi con il corpo della tua scrittura, e non ho finito. Ciao
Leila Baiardo
- 17/05/2010 15:46:00
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Caro Antonio De Marchi, la Bibby in questione si chiama in realtà Ippolita, che io ritengo sia un bellissimo nome antico (e Dannunzio se nera accorto prima di me). Tu comunque hai un occhio acutissimo e sei sempre per me una fonte di gioia.
Antonio De Marchi-Gherini
- 16/05/2010 15:10:00
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Ed ecco Amelia Rosselli, crocifissa dalla vita e dagli eventi della storia più grandi di lei. Scavare fino in fondo nel dolore di una persona é impresa ardua. Leila c’é riuscita, ma il dolore spesso si accompagna al rancore represso. E così, più che a un Cristo dolente, ma umile fino alla fine. Troviamo una poetessa fragile che alla fine si é lasciata vincere dall’altalenante moto delle pulsioni tra il scegliere la vita o la morte. Ha scelto quest’ultima, ma noi non possiamo giudicare.
Antonio De Marchi-Gherini
- 14/05/2010 14:20:00
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perlomeno, il mento non centra...
Antonio De Marchi-Gherini
- 14/05/2010 14:19:00
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Ciao, Bibby ( Bibiana?) deve essere stato perlomento vitalistico avere una mamma così...Ciao e auguri!
Bibby
- 14/05/2010 12:49:00
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Mamma, che peccato che non ti ricordi i dettagli della tua intervista con Totò! Ora però forse anche i tuoi altri bellissimi libri nei cassetti (e negli armadi, e nelle cassapanche, e sparsi per i tavoli e sotto i letti e in cd e computer vari) potranno far capolino allaria aperta. Baci!
Loredana Savelli
- 04/05/2010 21:52:00
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Mi ha commosso il ritratto di Alda Merini e ho ammirato le doti che la Baiardo evidenzia di lei: la modestia autentica e un certo disincato esistenziale. Ecco un pezzo del testo: "Io ero piena d’entusiasmo, ma lei (la Merini) era triste e non riusciva neppure a spiegarsi com’è che esser poeti dovesse essere considerato un privilegio. E infatti di solito troncavamo il discorso, sì, perché anch’io alla fine mi chiedevo cosa si parla a fare di poesia. È snobismo e basta. Di poesia non si parla. Non se ne può parlare. Se si è poeti, si è poeti e basta."
Antonio De Marchi-Gherini
- 04/05/2010 21:31:00
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Comunque la lettura di Insana, intendo il racconto, é un bellesercizio di umiltà che raccomando a tutti i poeti, a me per primo e poi a quelli, che senza parte in causa, si piccano di essere dei vati e in vece sono dei..., e anche qui verrebbe una similitudine boccaccesca che vi risparmio.
Antonio De Marchi-Gherini
- 04/05/2010 21:24:00
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Questa sera la meditazione é su Jolanda Insana, (poeta che non conosco), come dice bene Leila...una che se la tira. Ma in questo ci sono anche parecchi maschi, soprattutto dellarea milanese, ma se usassi la stessa frase peccherei di erotismo maldestro e pecoreccio. Mi piacerebbe però che tali poeti, che siccome ruotano attorno alle editrici del Berlusca, una volta nobili marchi,leggessero questo racconto e mi spiegassero perché, ad un certo punto della loro vita, hanno epurato dallOlimpo, poeti validi e irripetibili come Roberto Sanesi, Gilberto Finzi e il mio carissimo amico Giuliano Dego.
Antonio De Marchi-Gherini
- 01/05/2010 20:52:00
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Vedete e gustate gente, qualé la rozzezza della superbia intellttuale di un Delfini, colpito da foia improvvisa, come un primate della specie homo pirlus.
Antonio De Marchi-Gherini
- 29/04/2010 20:15:00
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Leggetelo, leggetelo e leggetelo...ne vale la pena.
Antonio De Marchi-Gherini
- 14/04/2010 17:36:00
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Continuo a rileggerlo e ogni volta scopro un particolare esilarante nuovo. Soprattutto morte allipocrisia, e ce né tanta in giro.
luca p.........
- 06/04/2010 19:08:00
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che strano non ti conoscevo così
Eugenio Nastasi
- 06/04/2010 11:47:00
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Onestamente devo confessare che non conoscevo Leila Baiardo, spesso si è distratti con altre letture, col molto tempo occupato a dipanare i grovigli della vita quotidiana. Poi c’è da dire che la prosa si legge meglio sul cartaceo perchè necessita di pause, di retrocessioni, di sottolineature. La Baiardo si presenta con una scrittura tanto lucida quanto diretta, efficace nei tagli minimi, e si rivela curiosamente intima con personaggi affidati ora alla cronaca ora alla storia delle lettere e/o altro. E’ bello ma soprattutto utile "sapere" da lei certi vezzi, certe "cadute di tono" e certe conferme su uomini e donne che hanno calpestato ben altri palcoscenici della vita, e lei, con sapienza di pennellate o con colpetti da bisturi, colora o sminuzza certe ali che farebbero bene a star chiuse. Brava Leila, se mi permetti il tu, ci hai restituito alcune nostre certezze, come pure hai magistralmente ridimensionato certi bluff letterari, della statura che non va oltre il guitto.
Roberto Maggiani
- 03/04/2010 20:39:00
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Cara Maria, mi fa piacere che tu abbia colto la bravura di questa scrittrice... in realtà le coronarie mi saltano quando certi libri non vengono pubblicati dalle grandi case editrici per misteriosi giochi commerciali e di conoscenze... Leila è una donna spiritosa, simpatica, profonda, una grande scrittrice, spero veramente che qualche grande editore ce la rubi... come altri che sono qui pubblicati...
Maria Musik
- 03/04/2010 19:58:00
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Non ho ancora finito di leggere tutti i "racconti/incontri" ma già sento di voler scrivere un commento. Anche se rischio di far scoppiare una coronaria allamico Maggiani, dico che è un peccato che questo libro sia su internet e non in tutte le librerie di Italia. E così bello! Mi piace tanto e mi dispiace non averlo acquistato benchè ringrazi con affetto Leila Bainardo che ce ne ha fatto dono. Come avrei voluto averla incontrata anche io. Aver trascorso con lei anche poco tempo è stato, per tutti, un vero privilegio. La donna che salta fuori da queste pagine è affascinante, intelligente, sensata ed, al contempo, "correttamente" insensata. Sincera e non pettegola, empatica in maniera così naturale. Lei, Leila, è una bellissima persona ed una formidabile scrittrice. E un onore ed un grande piacere averla potuta conoscere anche se in questo mediatico, parallelo mondo.
Antonio De Marchi-Gherini
- 03/04/2010 09:06:00
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Guardi che il piacere é tutto nostro.Una scrittura frizzante, senza remore, senza retorica e falsi moralismi: insomma senza ipocrisia. Peccato non averla incontrata prima, intendo come scrittrice e come donna vera. Comunque ora andrò a cercare altri suoi libri. Buona Pasqua di nuovo, comunque lei intenda la festa.
Charles Carmichael
- 02/04/2010 18:30:00
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Un libro delizioso che ci offre una prospettiva privata e nuova di personaggi pubblici.
Ippolita
- 02/04/2010 12:58:00
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Che bello!
Leila Baiardo
- 02/04/2010 11:01:00
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Daniele, Basilio, Antonio, Giuliano e gli altri che mi hanno letto: siete tempestivi e provvidenziali. Ero depressa, stanca e invecchiata. Adesso sono allegra. E bello avere degli amici e non conoscerli. E quello cui ho sempre ambito: gli amanti e gli ammiratori sconosciuti. Un abbraccio a tutti, Leila Baiardo.
Antonio De Marchi-Gherini
- 01/04/2010 12:45:00
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Non so per quale motivo questo capolavoro sia stato letto così poco, forse perchè la lettura é più lenta della poesia, forse perché questo é un sito a prevalenza poetica, ma ribadisco, questo libro é bellissimo, io lho scaricato tre volte e ho fatto, graditissimi, tre regali pasquali. Non so quanto possa valere il mio appello, ma invito i frequentatori del sito a leggere queste pagine icastiche, brucianti, palpitanti, vere, vissute, travolgenti. Se mi legge, Buona Pasqua allautrice Leila Baiardo.
Daniele Incami
- 30/03/2010 20:30:00
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Seguendo i percorsi differenti delle varie vite qui accennate/narrate, si rimane, attraverso lagile scrittura della Baiardo, inchiodati alla pagina, a scoprire, come in una biografia lampo, aspetti sconosciuti che emergono soltanto da Incontri personali con le persone. Complimenti.
Basilio Romano
- 28/03/2010 20:06:00
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E un libro fantastico, travolgente per la simpatia, molto interessante per le personalità tracciate con sguardo e abile penna.
Antonio De Marchi-Gherini
- 23/03/2010 22:55:00
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Una narrazione avvincente, priva di orpelli e di ipocrisia. Mette a nudo tutti i tic e le idiosicrasie degli intellettuali e/o supposti tali. Con lingenuità, e la semplicità dei giusti, ci regala una raccolta di racconti di vita realmente vissuta, che sembrano un romanzo unitario,dove ad agire é una persona sola, con le vertigini e gli sprofondamenti della vita di tutti i giorni. Sia pure una vita già segnata dalla nevrosi, quella dellartista.
giuliano
- 22/03/2010 20:34:00
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Un libro davvero molto bello, scritto bene e con vigorosi tratti di sincero acume. Lautrice getta uno sguardo sulle vite di personaggi noti e ce ne disvela tutta lumanità.
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