Di Roberto Mosi
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Franca Alaimo
- 04/06/2012 21:04:00
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La poesia di Roberto Mosi ha la bellezza senza tentennamenti delladesione totale e sincera alla materia cantata, che è, direi, un secolo di storia, osservato da quel luogo geografico privilegiato che è Firenze, cardine essenziale nelle vicende storico- sociali e culturali della nostra penisola, amata con lo slancio di chi vi ha trascorso un ormai lungo periodo di vita. Roberto Mosi ama parlare dei luoghi, in questo caso la città di Firenze, in quanto in essi si stratificano eventi di cui, a volte, restano testimonianze concrete, altre volte, soltanto memorie individuali e/o collettive. Così, sfogliando le pagine di questo bel libro, rivivono eventi e persone e gesti tratteggiati con viva sobrietà e garbo e, spesso, anche con animo commosso. La stratificazione storica permette al poeta di creare legami reali o immaginari, come accade in quel testo originalissimo qual è Via Larga, in cui il corteo dei Magi, raffigurato in un affresco, lascia la cappella e "appare nella via", mescolandosi alla vita degli uomini a noi contemporanei, che sembrano costruire per essi un nuovo presepe di angeli, pastori, ma anche tassisti, cuochi e lavavetri ( come dire che la società è sempre caratterizzata dal divario fra potenti ed umili). A tutti i deboli, infatti, egli rivolge uno sguardo partecipe, e in particolare agli extracomunitari che vivono negli stessi luoghi ma non hanno né benessere né memorie e tuttavia costituiscono il nuovo tessuto sociale della città. Roberto Mosi tiene così fede alla sua poetica che crede nella "poesia civile, di denuncia, di richiamo a principi" altamenti etici. Rispetto alledizione del 2008 che possiedo, questa appare arricchita da bellissime, esatte, ed altrettanto poetiche fotografie che rivelano unaltra qualità artistica dellautore.
Massimo Acciai
- 04/06/2012 12:52:00
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Complimenti! Un caro saluto
Mariella Bettarini
- 03/06/2012 18:05:00
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Carissimi Roberto (Mosi) e Roberto (Maggiani),
insieme a Gabriella (Maleti) sono davvero lieta che questo bel testo poetico,"Florentia", sia stato ri-proposto dopo la sua pubblicazione con Gazebo Libri nel 2008. Larricchimento delle foto (rispetto al volume "originario") è davvero un apporto notevole. Complimenti di cuore e auguri, con un saluto affettuoso da parte di Mariella (Bettarini)
ly
- 02/06/2012 15:31:00
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Grazie di cuore
ly
Loredana Savelli
- 31/05/2012 22:10:00
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Ha un fascino irresistibile la Florentia di Roberto Mosi, ma non è certo un dépliant turistico. Ben la conosce chi la descrive, persino con pignoleria, e la ama nei suoi aspetti anche inusuali, immergendosi nelle bellezze talvolta nascoste oppure sfacciate, nella mescolanza dei suoi abitanti, nella storia che, strato dopo strato, si addensa, anche con dolorose sovrapposizioni. Ma più affascinante è l’atmosfera di certi momenti e luoghi intimi (si veda, per esempio, la poesia “D’agosto”), persino di certe periferie degradate. Stupende anche le foto, e, di nuovo, non sono cartoline. I nomi di persona (Fosca, Delia, Marta, Paola, Maria, Rosetta, Federico, Bruno e altri) aggiungono concretezza a questo viaggio e calore a questi "appunti" di vita. Parecchie volte lo sguardo si ferma sui non-luoghi delle stazioni, sui marciapiedi o altrove, a sottolineare, forse, la vocazione di Firenze agli incontri-scontri umani e culturali (stupenda “La stazione”). Ed anche nei luoghi più artificiali la natura fa capolino con un corbezzolo profumato (vedi pag. 60) o magari una pecora o un cormorano.
Dalla poesia “L’oro del fiume”:
“Corro incontro alla città. Gli ultimi raggi del sole coronano la Cupola di rosso. Al centro cerchi di onde: in queste acque abitano le figlie del fiume, custodi dei nostri tesori.”
Firenze, con la sua monumentale cultura, accende di fantasia l’amante delle Lettere, dell’Arte, della Musica, del Mito, dell’Uomo. Soprattutto accende di emozione. Ma non perde la sua bellezza naturale che arriva fino al mare. Grande metafora della vita che, trascinando tutto con sé, talvolta si conclude tragicamente (vedi la poesia "La strada per il mare")
Complimenti a Roberto Mosi, il suo amore per Firenze (e per la poesia) è una cosa seria!
costanza
- 31/05/2012 09:30:00
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evviva! un altro ebook è nato. bravo roberto
figlia orgogliosa
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