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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Commento sul libro

[...] Un libro che si potrebbe definire di denuncia, quattro racconti amari, in cui l’ingiustizia è palese, nel primo si narra del XV secolo, ma quante situazioni simili ci appaiono ancor oggi, in cui l’uomo si sente impotente con un macigno sulle spalle, messogli dagli altri, da chi è cattivo e trae piacere o profitto dal fare del male. Spero che questo libro, con le sue parole asciutte, semplici, che vanno diritte al cuore di chi legge abbia una grande divulgazione e sappia incidere nelle coscienze delle persone, che non buttino Dio nella pattumiera per la cattiveria dell’uomo, ma l’uomo sappia dire no all’ingiustizia per far sì che la pattumiera, come luogo in cui finisce chi è debole, sopraffatto, non esista più.

(recensione pubblicata su larecherche.it)