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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Commento sul libro

...L’autore oltre ad aver raccontato una storia molto bella e forte, densa di significati e di interrogativi, ha dimostrato una grande capacità narrativa nel costruire una trama, in modo forse un po’ complicato, ed ha avuto la capacità di non disorientare il lettore, soprattutto grazie ad una abile mano che denota, oltre ad una profonda umanità, una notevole cultura e un grande talento. Durante la lettura si può essere sfiorati dal dubbio sull’esistenza o meno di una persona che si celi dietro il protagonista, probabilmente sono fatti reali, accaduti ad una – o più – persone, come spesso accade nei romanzi, in cui la realtà viene camuffata. Anche qui la bravura dell’autore ha saputo creare quel sottile filo di curiosità, ma con grande discrezione ha tinteggiato i fatti senza snaturarli, ma contemporaneamente senza far trapelare nulla della realtà e senza lasciarsi andare ad un “name dropping” che avrebbe potuto creare clamore attorno al libro, ma che non avrebbe aggiunto nulla allo stesso, altro punto a favore di Mario Fedele.

Tratto dalla recensione pubblicata su larecherche.it