Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)
Poesia della settimana
Questa poesia è proposta dal 17/01/2011 12:00:00
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Costruzioni
Ormai fra non molto la nebbia avrà fatto uguali le cose spegnendo i segni dell’ultima estate. La casa a poco scivolerà nel bianco lasciando i corpi in attesa a fissare la pianura. Eppure chi rimane vedrà stagliarsi fra le brevi pause del vento scheletri di grattacieli a mezz’aria e qualche gru sospesa nel vuoto - proprio lì, non lontano da dove un tempo avresti immaginato un bosco, uno stormo in volo e il mare scuro a luccicare fra i rami.
Souvenirs
Tu ritorni per caso, nel sapore di una città dal nome impronunciabile attraversata forse un giorno lontanissimo di pioggia. Ma sì! Eri lì, nel fiore di loto di Angkor Wat, o all’ombra dei contrafforti di Machu Picchu quando tace e non soffia il vento. Come fosse un modo, un esempio per tirarti fuori dal niente per tenerti presente alle cose quando parlo nel sonno o ti scambio per qualcuno intravisto all’interno della metro, nel centro qualcuno subito scomparso sparito dietro un cappotto, un cappello dileguato nel rosso di un foulard.
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