Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)Poesia della settimanaQuesta poesia è proposta dal 18/07/2011 12:00:00
Pagina aperta 2740 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sun Nov 17 10:45:00 UTC+0100 2024 Quattro ineditidi Saverio Bafaro« indietro | versione per la stampa |
invia ad un amico »
* Questo falso odore di mosto di crepe che nascondono umori sotterranei e polveri millenarie tormenta la parte liquida delle mie cellule laboriose e molteplici vite di me aerobiche volontà di cercare il sempreamato Sole * Lascia svanire l’incubo con la musica che permea l’aria piena di sole * Si è arreso il mio corpo di pensare alla tua persona come esistenza, chi tira i suoi fili sa che bisogna dare calma al respiro e permettere che mediti invece sull’assenza e sul dono che la distanza fa al cuore di gioia inenarrabile così forte da baciare il dolore * In un libro troverai le parole antecedenti ai saluti degli amanti # 25 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo » |