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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 24/01/2011 12:00:00
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Tre poesie inedite

di Claudio Pagelli (Biografia/notizie)

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il pugile


il suo dente mi si è conficcato
proprio qui - vedi ? - diceva
toccandosi la cicatrice all'indice.
era a terra e buttava sangue,
tremava tutto, una specie di coda
strappata a una lucertola in fuga,
il corpo aperto come una rosa
e una pozza rossa intorno da far paura.
ora quindi - capisci - alzo i tacchi
anche se mi calpesti i piedi,
lo sguardo basso, la guardia alta
solo a coprire il volto
da quel pugno che rompe ogni cosa...
non qui, gli zigomi li ho già dimenticati
sul ring, più giù - di dentro - diceva
sfiorandomi il cuore con un destro leggero.



il ficus


è così - foglia a foglia -
che si muore, come il ficus
ridotto a mobilio d'ufficio
nell'aria rumorosa del condizionatore
è così, allora, la tenera eclissi
delle cose, senza sangue che sprizza
ai lati della carne né divini fotogrammi
a predire abilmente -
(ah! l'occhio rosso dell'angelo alle tue spalle
che ti avverte dello schianto imminente...)



flash


vivo per miracolo, reduce da uno di quegli appuntamenti
di noia così imburrati nel consueto,
sapete - i lemmi lanciati con la cifrata astuzia
del venditore, i sorrisi da manuale, le strette argute
di chi la sa più lunga per vocazione -
una sorta di piccola volpe in carriera
in lotta per la sopravvivenza da campo.....
è stato un attimo, un fotogramma scucito
da una pellicola segreta in memoria,
nel bianco sterrato circondato
da tutto quell'oro, quel grano biondo
evaso persino al mio sguardo d'esordio,
l'autostrada lontana, nessun passante, nessuna casa
emersa nei dintorni, i finestrini della citroen aziendale
abbassati, le dita fra le spighe, e una specie di seta nell'aria
come il più dolce bavaglio alla bocca del mondo...



[La poesia "flash" si è classificata terza all'ultima edizione del Premio "Tommaso Grossi"]

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