LA SERA DI DICEMBRE
Il cielo a sera
ha sciami di acerbe stelle
sbocciate appena
oltre la punta oscura
dei campanili.
Nell'ombra grande
dei fienili
s'avventura
l'ultima ribelle
luce delle lanterne
e mentre brilla
sulle trine delle calaverne
quasi con furore
batte batte
il mio cuore.
QUARTIERE
Si era in un quartiere
di case basse
cinto da giardini
e orti
il giorno si scioglieva
dietro guglie
di camini rossi.
Da snelli alberi
dal verde
una prova sommessa d'usignolo
in quei colori
come una tenue brezza
d'impazienza.
Una ragazza ci venne incontro
mostrandosi bianca
dal fondo della pergola
in una sola ebbrezza
accolse entrambi.
*
Come in una valle nascosta
se ne andavano entrambi;
il vento li modellava
sventolandone i lembi
dei vestiti estivi.
Nessuno sapeva,
ali d'angelo pensavano a guidarli.
D'improvviso caddero
nel giallo dei campi.
Io li vidi
mentre in bicicletta m'allontanavo
dal magazzino verso la stazione.
RETROSPETTIVA
Ricordo una domenica di festa,
la pioggia sui lampioni
la sera
coi fili chiari e scuri
sotto le luci il tuo profilo forte.
Come un angelo ribelle
bianco
sullo sfondo paglia.
Mi sciorini un migliaio
di recriminazioni sbagliate;
tra il pollice e l'indice
stava il tuo mento
e la gota vibrante.
In un deliquescente arbitrio
nel cielo di cinabro
quasi un'Amalasunta.
LO SCALO
Ai margini del campo
nere trine d'alberi si stagliano
sull'arancione occiduo,
più su nel blu profondo
gli altissimi lampioni
appena rischiarano
la massicciata.
Da un lugubre segnale
scatta la macchina in manovra
e fa più lucidi i binari
al suo lento passaggio.
DSìove andrà la scura teoria
di carri merci instradata
sul binario morto
chiuso in un buio
d'ombre
dalle foglie dense
dove al mattino si perdevano ragazzi
fuggiti da scuola?
[ da Dimenticanze, Italic ]