Poesia della settimana

Notte di San Lorenzo

di Alberto Guareschi

Al sol peinaba Clori sus cabellos

Luis de Góngora

Luci sul mare, notte trasparente,

chiari i monti, i profili,

pulviscolo di stelle

nelle pupille

(dove affondassero

dopo il breve splendore

quei fili d'argento,

chiedeva Ariele,

e chi mai li buttasse dall'alto):

a epoche lontane risalivano

gli occhi puntati al cielo,

i desideri appena sussurrati

con batticuore -

ora questa terrazza

alta su Marechiaro,

pesci in amore immaginati al ritmo

di una vecchia canzone:

Clori perduta, lei figlia del sole,

in pianure brumose,

presente dentro i pori

della memoria,

mentre l'aria solleva

profumo di limoni, suoni, voci,

luoghi comuni ("un film con Orson Welles

nelle fogne di Vienna",

o "i quadri astratti proprio

non li sopporto") -

potersi rannicchiare

nel guscio del silenzio,

dormire fra le bende

sonni mummificati,

tutto tacendo, niente immaginando,

immuni da lusinghe di parole

le labbra (oppure stare 

ritti come cariatidi, pensavo,

sfarinate dal vento siderale),

il viaggio senza bussola

un punto nell'ellisse

intorno al nulla,

da sempre

[ Da Stella polare (Poesie Lettere in versi Teatrini), Alberto Guareschi, Passigli Editori ]