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Poesia della settimana

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Parigi

di Patrizia Pallotta (Biografia/notizie)

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Non tornerò sul metrò di Parigi

dove vidi morire una poesia.

Era nata da uno sguardo di

Montmartre, sotto un cappello

sgualcito dal freddo blu,

simile a un dipinto surreale,

a una figura senza presenza.

Rime sorte fra tetti sovversivi

polvere del sangue

violenza per teste coronate.

Nessuno urlò più motti

inneggianti libertà,

chiusi nelle ruote di

una moderna stazione

bianca.

Il poema sfiorì, s'allontanò

seguendo un guizzo

di pieghe su porte scorrevoli,

scivolando su un bavero

logoro.

Fu verso vanificato

astratto rapito dalla

carnagione di una

tela cubista e l'invito

d'una spinetta antica

e stonata.

 

 

[ Poesia tratta da Insoliti sguardi, Edilet ]



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