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Commenti al testo di Loredana Savelli
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Giovanni Castorp - 16/02/2018 21:52:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Castorp » ]
un filo di speranza scaturisce come un germoglio alla fine di questa poesia di civile disappunto. ma dov’è l’Homo Novus? Un caro saluto Loredana! |
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Mi associo alla vergogna (e anche al pianto): il difficile è capire se il degrado, la mala-gestio, l’ abbandono, il disinteresse sia o meno irreversibile: non importa quanto tempo sia necessario. La cosa grave è che certi processi (sia positivi che negativi) diventano per mille motivi inarrestabili (ragionando "umanamente"). Rimane la speranza (per chi crede) nella Divina provvidenza che, come anche la storia dimostra, puo’ sovvertire previsioni, catastrofi e derive palesemente sbagliate |
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Si prova un senso di impotenza grande nel vedere le cose andare a catafascio (per il degrado materiale, ma soprattutto per quello umano), tuttavia bisogna saper porre il nuovo, il bello e il giusto, dentro i nostri piccoli ambiti, nei nostri rapporti, nelle scelte che facciamo. E bisogna credere fortemente che ciò possa cambiare volto persino a una città intera. |
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errata corrige: ma/che |
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Grazie a tutti i lettori. Non perdo occasione per piangere su Roma, la nostra capitale, immagine di un degrado senza fine. Resisto sperando di poter vedere i segni di un nuovo Rinascimento. E’ molto duro osservare il dispregio continuo della civile convivenza, della bellezza, delle radici, persino delle cose brutte, ma tuttavia vanno recuperate e difese. |
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Meravigliosa Loredana! |
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Fausto Torre - 13/02/2018 10:30:00 [ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]
Sì, forse dovremmo cantare tutti un po’ così. |
