Pubblicato il 13/02/2018 08:55:42
Io provo vergogna per la morte civile, piango per l’uomo tramontato a se stesso, e disperso come un rifiuto. Io provo vergogna e piango per l’uomo e la donna, per il degrado e la sterilità, per il Kaos, per la libertà monca, per ogni accumulo di ipocrisia.
Io provo dolore e m’indigno per la fine dell’uomo sociale, per l’uomo inappartenente. Nulla salvo se non la bellezza paradossale della caduta.
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