Silvia Rizzo
- 15/05/2014 23:02:00
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Bellissimo racconto, ben costruito, perfettamente calibrato, avvincente, senza una parola di troppo. Anchio ho visssuto quella scuola elementare!
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Giacomo Colosio
- 31/03/2014 14:36:00
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Un applauso...intanto benvenuto sul sito, e poi i miei complimenti per essere riuscito a ricreare il pathos, latmosfera della scuola elementare in quegli anni del dopoguerra( forse abbiamo unetà non troppo differente)...tutto mi è piaciuto di questo racconto, anche il minimalismo adottato per narrare lepisodio senza condirlo di inutili aggettivi o di altisonante enfasi. Il passo finale è commovente e la figura del padre ne esce ingigantita...mi è piaciuta molto la composizione del tuo tema, ed essendo stato insegnante credo proprio che la maestrina dedita al ricamo e al cucito avrebbe dovuto intuire tutto quello che srtava dietro quella frase magica: Voglio bene a mio papà perché è mio papà... Avevo 26 anni e fui sottopostoi ad un test militare per poter diventare un sottufficiale( cosa che non desideravo, preferivo restare soldato semplice)...alla domanda: Chi è tua madre...e chi è tuo padre, risposi...Mia madre è mia madre...e mio padre è mio padre...ciaociao.
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