LA CONCORDIA
Al tempo delle parole nuove
la conta era pagina e notte,
cinque mesi come cinque libri,
e petali di pensiero
corteggiavano i sinonimi del fuoco
(caldo, rosso, vampa),
si illuminavano gli inchiostri
i segreti parevano nascere svelati.
Vennero i roghi.
Si mozzarono le campane
perché non suonassero più a nozze,
le vetrate furono rotte,
le veneri lasciate in strada,
e i viali avevano caratteri neri
finivano ciechi nei vicoli,
buchi di talpa come scarpe.
L'oblio arrivò ai libri
prima di ogni altra liberazione,
patine di cenere
nella sequenza dell'emancipare
il pensiero da ogni libertà,
perfezione ragionevole
nel grembo del nuovo mondo,
disperato ma affascinante
nel suo scintillio d'accidia
e le fondamenta del paradiso si adeguarono
ed emigrarono le chiavi e le anime
per il ceppo dell'ultimo falò.
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