Pubblicato il 01/09/2011 13:40:33
Li indovino persino nel buio i colori di quest’arida terra: accarezzano i sassi ed il cielo e fluttuano piano nell’aria come spettri in attesa di svelare le proprie sembianze. La notte è una lastra d’ardesia su cui scivola audace il carro dell’Orsa Maggiore con le sette sorelle splendenti e il quadrato del Naash Laazar. E’ una lama sottile la luna crescente tra le sagome grigie delle spade di roccia di lava ed i funghi di pietra gigante nelle valli di fiaba. Ed intanto la luce diffonde il chiarore dell’alba e dal monte raccoglie il vermiglio del sole nascente trasformandolo in rosa e colora di fragola i coni di tufo che divengono allora camini di fate e castelli di re. E si leva un respiro a tratti interrotto da tanta bellezza - un univoco soffio di vita sacrale, divino - mentre il fuoco accompagna l’azione leggera del vento e sospinge su in alto la nuvola come quella di Olimpo degli impavidi eroi e dei mitici dei.
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