Pubblicato il 09/08/2011 23:01:46
voi che ve ne state appollaitai
sugli scranni del potere
urlate che nulla più si può
fare.
predicate sacrificio e sobrietà
voi che ve ne state appollaiti.
in comode poltrone, decidete
chi ricco lo rimane e chi scompare
ma voi sempre li siete.
voi che parlate a nome nostro,
sacrifici i cittadini debbono fare,
dopo che in questa strada ci avete
portate ora lasciate a noi il faticoso
cammino nella melma, col passo pesante,
sapendo che pochi arriveranno in cima.
voi che ve ne state con le mani in mano
a lamentare e inveire, senza nessuna
iniziativa da perorare sapete solo urlare
noi che non vogliam perire dobbiamo
continuare in questo canto di disperazione
e ribellione per poter tornare liberamente
a sognare
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