Pubblicato il 29/07/2011 18:28:27
Incredula, provava a scrostare come un porcospino scaglia dopo scaglia la gravità crepata dal suo mare d'occhi e s'inchinava in una giravolta e gli abiti matti la seguivano fasciandole le gambe in porpora l'ancella delle carte di cuori, destata in una primavera di rapida pioggia. Il letto orgia di profumi di pesto e pelle la raggiungeva in uno specchio sospeso. Eppure non apparteneva ai suoi vecchi visi, visionaria, figlia pavone, madre fluttuante venere amante: era in amore
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