Pubblicato il 14/07/2011 09:59:15
Lacrime stillavano dal cuore incredulo.
Un commiato senza parole, all'alba d'opale sospesa alla pioggia la tristezza in assolo.
Grido mesto di rondini a sfiorare il cielo.
Nell'ombra delle nostre solitudini lo sguardo triste di viole dal capo chino.
Né Tu né io avremmo mai dimenticato quel mattino.
Il soffio del vento spegneva l'evanescente fiammella d'un sogno bambino.
Sul primo binario ombreggiato dall'ecilissi della partenza il fremito degli ultimi minuti.
L'eloquente dialogo negli sguardi profondi dei nostri cuori sincroni e muti.
Silente il primo treno attendeva vuoto e solitario.
La clessidra ormai agli ultimi granelli non c'era più tempo né scampo né via di fuga.
Nel cuore il fermo immagine del tuo ultimo sguardo, il rifulgere d'una lacrima celata nei tuoi occhi di stella.
E l'epilogo imminente, in tutta fretta nel raggio d'ombra del nostro ultimo abbraccio
d'Amore fragrante m'illumina perenne il cuore, dove la tua immagine campeggia ogni ora.
Nell'anima desolata infissa l'ultima dolente croce, l'eco profumata di tenerezza della tua autunnale voce.
Il tuo nome all'alba nell'urlo di rabbia e sconcerto contro il cielo ho gridato.
Indifferente, remoto, distante, muto Dio la mia disperazione non ha ascoltato.
E scalza m'incamminavo sul sentiero di Memorie d'un tempo ramingo braccato e perduto.
I passi dell'esule sovrano che andava via, lo scarlatto manto cosparso di lacrime del mio rimpianto, nell'alba sfumata di pioggia incessante e malinconia.
L'eco di dolore di quei passi mi riecheggia nella mente.
Il volo cinereo di svassi nella valle di tenebra di laceranti ore.
Il Tuo ricordo mi palpita nel cuore.
Portami via nel viaggio alle porte della notte, dilegua la burrasca e la folgore inclemente del dolore.
Portami con Te nel silenzio dolce del mattino, nella luce dell'aurora.
Parlami,
sorridimi,
abbracciami
un'ultima volta ancora.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|