Pubblicato il 01/07/2011 13:55:40
Eccomi fra la polvere dei ricordi a far mandala con la cenere delle chimere arse, le rovine dei miei sogni dirupati nell’incendio del divenire in fiori di fuoco ed ardente passione nella brama di Vita sbocciati.
Ikebana di disincanto con petali e corolle in vivide disillusioni nell’infiorata del rimpianto sparse.
Volti amati e perduti figure dileguate danzano nella memoria come anonime comparse.
Nel vento della nostalgia sento la tua carezza d’autunno a me accanto ed il turbine dei ricordi porta i miei pensieri lontano all’orizzonte soave.
L’assenza incede col passo d’inverno nel passaggio in ombra desolato e grave.
Su quale deriva arcana saranno le tue bianche vele mio Capitano che palpitano nel cuore della mia nostalgia nel mare increspato da onde d’inquietudine delle struggenti sere.
Su quale pergamena traccerà la rotta l’aureo tuo sestante.
Si perde nel blu all’orizzonte della notte il mio sguardo a Te anelante, celata nell’abisso di solitudine la mia pena.
Ed ancora canto il tuo ricordo nella nenia d’amor perduto, dimenticata sirena.
Ed eccomi come Cassandra alla deriva delle illusioni sull’argentea, desolata riva, ad inseguire con lo sguardo malinconico di pietrificate, nascoste lacrime
la rondine fugace degli anni svaniti e muti la fenice dei giorni perduti l’aquilone dei sogni inceneriti sfuggirmi di mano, dileguare nel maestrale all’orizzonte remoto ed arcano.
Occhieggia il sole fra nubi di piombo, Tu fermo immagine d’amore sospeso sul palpitante sfondo d’onde, malinconia e vento.
Nel fremito del sogno idilliaco reduce ed esule sempre più lontano allo zenit della nostalgia nel bacio del cielo indaco.
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