Pubblicato il 04/09/2008 14:06:14
Dedicarmi una poesia da donna a donna è un'impresa che esige secoli da bruciare prepotenti, ruvidi, incostanti come tu, uomo, fosti per inganno o per necessità.
Tu non vivesti lunghe attese crudeli costrizioni pregiudizi inesorabili.
Andasti lontano mentre io restavo fissa nel chiuso giardino del corpo.
Da un grembo fecondo imparai ad amare ogni istante, ogni minuto, ogni giorno e di quest' arte sono diventata maestra.
Persi nel sogno il calore del sole a mezzogiorno ma conquistai una speranza pallida e vera come la Luna.
Ora mi tenta l' impresa di imitarti, di renderti i giorni confusi da interminabili "si".
Ma a nulla varrebbe voler diventare un perdente che non ha succhiato la mia femminilità perhé non comprese quel fiore, nascosto nell' erba.
Allora divento me stessa; mi attira l' Amore che tutto consuma nei primi fuochi di un' alba piombata dentro un disegno di rinnovata offerta.
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