Pubblicato il 16/06/2011 08:06:27
Mi sussurra di noi il primo mattino.
Fra le carezze del sogno mi pare, nel bacio malinconico dell’alba, d’averti vicino.
Nella volta celeste della mia solitudine l’anima in fiamme torna a volare nella lontana rimembranza della serenità agreste.
Assisi dolce s’adagiava al nostro sguardo nel giubilo di festa.
Del palpitante tripudio di vivaci, lieti colori ora soltanto lo sbiadito ricordo nella nostalgia d’un bianco e nero resta.
E nella veste setosa s’onirico incanto mi desto nel radioso mattino con Te al mio fianco.
Il radioso chiarore del tuo sorriso sul bianco sagrato la Basilica Superiore la nostra armoniosa cornice la tua amorevole presenza il mio celestiale fiordaliso, il viso puro d’una bimba felice.
Ancora insieme per i vicoli fragranti di storia, per le marmoree scale.
Vola la Memoria dispiegando le ali, la rondine del mio rimpianto freme nella nostalgia abissale.
L’antico Convento dei Frati Francescani ci accoglieva quieto e benevolo, al riparo dalla burrasca amorevolmente protette fra le tue le mie infantili mani.
Santa Maria degli Angeli ci abbracciò soave nella sera, malinconico fra i marittimi pini, nel silenzio degli umbri poggi il primo baluginio della sera.
Eravamo insieme Tu ed io, ancora nel Ricordo mi rifugio, ancora Ti cerco mia dolce valle d’oblio nella tenebra accecante del mio oggi.
Ed il souvenir che Tu Padre mio scegliesti per me, il francescano simbolo di Vita.
Il Tau lo porto ogni istante stigma di perduto chiarore nell’anima mia fenice tarpata, incenerita.
Per sempre per le antiche contrade d’Assisi nei vicoli struggenti dell’anima sola mano nella mano Tu ed io.
La francescana croce nel cuore mio a Te anelante, il pianto mio muto ai piedi dell’antico noce, nel ricordo di quell’autunno fugace, evanescente luce dissolta.
Resta con me Te ne prego
Non dileguare nel crepuscolo della mia solitudine.
Parlami Padre mio ancora una volta, placa l’incendio dilagante della mia inquietudine.
All’ombra del dolore la voce tua, carezza di Vita mi sussurra ogni istante nel radioso incanto dello sguardo tuo rifulgente, inestinguibile, ardente fiaccola di perenne Amore.
Alla cara memoria di mio padre Emilio
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|