Pubblicato il 05/06/2011 09:04:27
Dolce la pioggia mi porta la carezza tua, ora che la burrasca del divenire ha lacerato le vele, spezzato l’albero maestro sconvolto la navigazione devastando del mio naufrago veliero l’antica e intatta prua.
Stilla la pioggia Goccia dopo goccia, compagna del mio esule vagare.
Dal cielo plumbeo il tuo sguardo mio sospirato sole non smette premuroso di vegliare.
E nel calare di stille d’argento balena lontano all’orizzonte il sorriso tuo, s’alza dolce e fragrante di conforto l’abbraccio del paterno vento.
Incede la pioggia con ritmo soave, lontano il ricordo d’un commiato l’eco del tuo passo dolente e grave nell’andare.
Riaffiora lontano il Ricordo, la tenerezza di luci ed ombre.
Un meriggio d’amore la fragranza smarrita d’inebrianti viole d’un perduto aprile s’affaccia alla balaustra della Memoria.
Ammanta la pioggia i miei passi ingemma d’argentee stille la candida magnolia.
Canta l’andante struggente la pioggia e s’infittisce nella nostalgia lacerante che il cuore ferito inasprisce.
Reca la pioggia I’abbraccio tuo nel Ricordo, la carezza tua gentile che m’illumina l’anima nell’eco malinconica e lontana degli chansonniers.
La melodia allegra di Charles Trenet nella voce tua gioiosa mia carezza di Luce
quando s’andava per i sentieri della tenerezza mano nella mano nel dedalo dei dolci ricordi d’infanzia io e Te.
Dolce, indimenticabile il lento girare sul grammofono del rimpianto dei dischi di vinile, che risuona nelle ombrose e immense stanze della vuota dimora, dove il cuore mio orfano T’attende ogni notte ancora Destato dal nostalgico canto.
Incombe la pioggia sul sogno infranto ora che nella tempesta senza fine non sei più al mio fianco.
Sussurra la pioggia recando la mia ultima, floreale, elegiaca carezza al tuo sereno riposo, nella quiete pura che freme soltanto del malinconico canto dell’usignolo.
Nella sera del camposanto ogni istante il Pensiero vivo di Te freme le ali nei rimpianti in bruciante stormo.
E la notte nel bacio commosso di rugiada, nello sguardo verginale dell’alba si dilegua cedendo il passo al giorno.
La mia nostalgia in esuli ricordi si libra in volo.
Soltanto nei sogni mia sospirata ed esule rondine farai da me malinconico ritorno.
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