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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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La Recherche di Proust al Festival dell’Eclettismo

Argomento: Letteratura

di Roberto Mosi
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Pubblicato il 23/08/2013 18:05:23

Festival dell’Eclettismo

Incontri e Conversazioni di Condivisione

 

Bivigliano, 7 agosto 2013

R. Mosi: “La Recherche di Marcel Proust”

La pittura dei Salon, le passeggiate di Combray, la cucina di Françoise

 

Un appuntamento molto frequentato del Festival, è stato l’incontro del 7 agosto dedicato all’incontro con Marcel Proust. Il fresco salone dell’ex scuola elementare di Bivigliano, presso Firenze, era affollato da circa sessanta persone, affascinate dalla figura dello scrittore francese più diffuso e tradotto nel mondo ed uno dei più importanti della letteratura del ‘900, nato a Parigi nel 1871 e morto nella stessa città nel 1922.

Uno dei passaggi importanti della sua esistenza, la morte della madre, nel 1905: l’autore cambia vita, l’asma lo tortura sempre più, si isola, fodera la stanza dove lavora, di sughero, contro il rumore. Inizia a scrivere il grande affresco narrativo Alla ricerca del tempo perduto, composto da sette libri.Fino alla morte vive praticamente relegato, dice lui, “come nell’arca di Noè”. Il primo libro, Dalla parte di Swann, è pronto nel 1911 ma nessuno editore vuole pubblicarlo. E’ stampato nel 1913 a sue spese. Il secondo libro, All’ombra delle fanciulle in fiore, ottiene il premio Goncourt.

Per Proust la memoria involontaria, o sensoriale, a differenza di quella volontaria, cattura con una sensazione l’essenza della vita. Questo passaggio, porta alla vittoria sul tempo e ad affermare la coscienza come unico elemento che vince la materia e porta alla verità e alla felicità. Ricordare è creare. L’arte, rappresentata nel romanzo dalla scrittura del narratore che parla della propria esperienza, fissa quel risveglio di sensazioni che permette alla memoria di riandare al passato.

 Rinchiuso nella sua camera, “nell’arca di Noè”, Proust ascolta meglio le voci interne dell’io: “Più tardi mi ammalai molto spesso e per molti giorni dovetti rimanere nell’ “arca”. Capii allora che mai Noè potè vedere il mondo così bene come dall’arca, nonostante che fosse chiusa e che facesse notte in terra.”

Solo all’artista sarà possibile conoscere la verità, conoscere il segreto e solo all’arte esprimerlo. Ne Il tempo ritrovato, l’ultimo libro del romanzo,il narratore scopre infine la verità e il suo significato grazie all’arte, che fissa il passato che altrimenti sarebbe condannato alla distruzione.

All’incontro di Bivigliano del 7 agosto, Roberto Mosi ha illustrato queste considerazioni e si è soffermato sugli approfondimenti dell’opera di Marcel Proust già svolti, nella forma di un “racconto poetico”, in occasione dei periodici contributi presentati alla Rivista online www.laReccherche.it , raccolti ogni anno in uno specifico eBook.

Anno 2011 “Conversazioni con Marcel Proust”,http://www.larecherche.it/public%5Clibrolibero%5CConversazioni_con_Proust_di_AaVv.pdf

La cucina di Françoise

 Wunderkammer

….

Cucina miraggio

per la memoria della gola,

il sapore della lettura

mischiata al gusto dei sapori,

i lamponi del Signor Swann

la torta alle mandorle

la crema al cioccolato

l’impasto per la petite madeleine.

 

Anno 2012  “Da Illiers a Cabourg. L’impronta di Marcel Proust nel cuore della Francia”

http://www.larecherche.it/public/librolibero/Da_Illiers_a_Cabourg_di_AAVV.pdf

 

Le passeggiate di Combray

I campanili di Martinville

….

Erano lontani, irraggiungibili.

D’improvviso eravamo davanti

alla Chiesa di Martinville.

Riprendemmo il cammino

e scorsi per l’ultima volta

i campanili ad una curva

della strada: le loro linee

e superfici illuminate dal sole,

quasi fossero una scorza:

si squarciarono, mi apparve

qualcosa che era nascosto.

…..

 

Anno 2013 “Salon Proust”

http://www.larecherche.it/public/librolibero/Salon_Proust_di_Aa_Vv.pdf    

 

La pittura dei Salon

Il silenzio dipinto delle pagine

 

….

Silenzio seducente del quadro

nel rumore di folla del Salone.

Scopro metafore fissate

tra le frasi delle immagini,

pittore senza arte, compongo

dall’arte di più pittori

da un frammento del mondo

da artifici di immagini

da prospettive inattese.

Comprendo, trasformo

catturo la mia pittura

penetrando  nei quadri.

Dipingo con la parola

per pennello la parola

per trama la tela della parola

per colore il suono della parola.


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