Pubblicato il 10/05/2011 11:34:46
Avrà braccia da sfinire e labbra da cucire quando sarà lontana la sua luna rossa. Ci sarà fuoco da ardere e acqua da bollire nella lurida pozza di piedi e mani. E ferite da chiudere in urgenza di piaghe reclamano cure o preghiere pietose e canti di fede a benedire. E poi, nell’assedio di mosche e zanzare, si siede pensosa ed attende un momento di quiete. Solo un tozzo di pane rimane e lo cede al soldato morente mentre spezza un rametto di legno e lo mastica piano senza fare rumore. Con il sonno le immagini sfumano in nuvole d’oro di quel giallo di acacie delle calde giornate di sole e le ombre svaniscono nei colori di chiari mattini e i profumi diventano aromi di radici di zenzero e di tè al gelsomino.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Maura Potì, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|