Pubblicato il 24/01/2011 08:56:31
Come hai potuto, mia madre, durare gli anni alla cenere del focolare, alla finestra non ti affacci più, mai. E perdi le foglie, il marito, e i figli lontani, e la fede in dio t'è caduta dalla mani, la casa è tua ora che te ne vai.
(tratta da "E' fatto giorno", in Poeti italiani 1945-1995, I Meridiani Mondadori a cura di Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi, 1996, pag. 245)
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