Pubblicato il 23/04/2011 14:45:39
Una pioggia fine scintilla stamani nel sottofondo della mia solitudine,
ora che più non posi lievi i tuoi passi sui sentieri umani.
Una pioggia mesta riluce stamattina nel muto desolato tacer di campane nella speme d’una remota resurrezione alla vigilia della grande festa.
Una pioggia d’argento mi sussurra di te ora che ti è compagno il vento ed un fiore ed una preghiera lascio cadere sul desolato, candido pavè che accoglie il tuo quieto riposo.
Ora che nel disincanto e nella perdita di Te levare lo sguardo al cielo m’è diventato fendente crudele e doloroso.
Una pioggia triste brilla nell’aria ora che inesorabilmente lontani vivo l’eco dolente della mia vita in cenere e fremo nella pioggia come malinconica rondine solitaria.
Una pioggia sfumata d’ametista splende in fondo al cuore nel contrappunto vivo del dolore
ora che arcobaleno di nostalgia Ti sei dissolto nel rimpianto alla mia vista.
Pioggia silente sull’imminente Pasqua, la prima senza averti accanto, la candida magnolia del giardino in abbandono memore del tuo sorriso di malinconia rifulgente.
Ti sia carezza la pioggia di primavera ora che sereno hai guadato il rivo dal fluttuare profondo.
M’inoltro nella selva dei ricordi sola mesta compagna la nostalgica allodola che geme dal severo cipresso.
Nella mia sera in cui fra rimpianti e ombre creatura senza età e senza illusioni fra le rovine del Tempo mi confondo.
Alla cara memoria di mio padre Emilio
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