Pubblicato il 21/04/2011 06:51:35
Verrà la fine e il sole gelerà Pagandoci le spalle in preda alla stanchezza In questa valle d’instabile pietà Dove la quiete decade fra le stelle Fingendosi infinita Ecco la morte Il nulla e le sue assenze Il riposo costretto a meditare A distanziare il vanto dei capelli Ragioni di tormento vanità Poveri corpi, tramonti d’illusione Quando marciremo sbiancandoci le labbra Se i fiori torneranno Legando a rotazione Passato e riverenze Ecco la morte, naufragio e balia oscura, Culla stabilita in processione Dal nascere dei tempi In gloria agli avvoltoi per legge di bontà Causa agli impegni per non mancare mai Spine all’attesa, la fede come guida E i passi senza strade Per ceneri lodate ai gesti da amputare Ecco la morte, il petalo scortese, Lo scialle addosso al nome e l’impazienza Di chi pestando l’erba Ne incarna le ferite al sangue infermo
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