Pubblicato il 19/04/2011 15:18:50
S'innalza nel mesto bacio di commiato della notte al primo mattino il mio muto canto.
Disserro gli occhi nell'ora incerta fra sogno e realtà sospesa e Ti ritrovo a me accanto,
nell'onirico stupore dal sussurrante incanto
Un barlume di luce livida viola e fra le tue braccia mi desto nell'ora malinconica in cui il ricordo vola.
Nel tuo abbraccio fragrante si lavanda in fiore radioso come i colli chiantigiani,
Mi sveglio in un sospiro di conforto Amore....
Ma già la tregua dell'oggi dirupa nel deserto angoscioso del domani, nel battito d'ali del Tempo siamo già inesorabilmente lontani.
E l'aurora è cascata di luce nel canto di primavera, tu riposi immemore ancora e la tregua dilegua nell'invincibile sera dalla dolente ora.
Illuminami nel caldo meriggio del sorriso tuo , mio eden perduto, accoglimi nella soave valle d'oblio dell'amore, dolce Angelo canuto.
Mi stringo ancor più smarrita e malinconica nel tuo abbraccio, Angelo bianco, accoglimi nel dolce tuo rifugio, fragrante d'evanescente speranza.
Stringimi forte, con la passione e la dolcezza dell'autunno fra i poggi ebbri di radiosa e lieta vividezza.
Vinci con me l'avanzare incontrastato del Tempo, incenerisci ogni distanza, dipingi nei colori del paradiso, le pareti incolori di questa desolata stanza.
Stringimi forte, Amore dissolvi i rimpianti profumati nel turbine di foglie morte che danzano silenti nella mia solitudine,
cancella dall'anima mia l'ombra malinconica dell'indissolvibile dolore.
Nel cuore stilla una lacrima di porpora languente, ogni ricordo, ed istante perduto una fiaccola spenta che nel rimpianto sfavilla.
Resta, mio dolce signore nel regno senza Tempo. Portami con Te nella libertà carezzevole del vento, nel bagliore di vita del lampo.
Sii per me l’arcobaleno di quiete rasserenante, l’universo di tenerezza rifulgente.
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