Pubblicato il 13/04/2011 22:51:29
Cà Periello ( estate 2009 )
Cullata dal caldo avvolgente, lassù in alto dove mi circonda il cielo limpido e più niente,
guardavo il mondo proteso all'infinito: freschi picchi e curve sinuose di colline, coperte da un velo lucente di goccioline. Segni grigi e bianchi di strade arrampicate, gruppi di case sparse ovunque lungo le vie o sui pendii abbarbicate. Piccoli quadrati come dadi, sembra di poterli prendere e nella pianura lanciare, prendere e rilanciare per la fortuna tentare.
Vociare allegro scrosci di corpi in acqua caldo intenso, un tuffo gelido, poi due, tre ed un sollievo immenso. Mentre il pomeriggio attenua i suoi colori, la piscina si svuota, il giardino si riempie di sapori.
Piano piano sullo sfondo le luci puntinano il nero del buio profondo, i freschi festoni di stelle lo rendono affascinante ed il ballo della sera si anima con la gioia della musica travolgente.
Cullata dal fresco della notte scendo lungo la via ripida e polverosa, penso a quella giornata, di riviverne un'altra mi scopro ansiosa, distesa languida al sole con spruzzi d'acqua, dondolìo d'altalena, profumo d'erba e di viole.
Rosa ( 2011 ) pre
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