Pubblicato il 11/04/2011 20:06:30
Nelle notti d’autunno ho vegliato a pregare un astro morente E di là dalle sbarre e i cadaveri, oltre le nubi e il tuo volto innocente, ho scoperto il Male. E la vita è un deserto che ci assorbe e ci stritola; una foglia nasce vive trascorre come la tua fiamma che si sbriciola.
Con le gracili ali di fiaba ho sorvolato le coste dannate che ti videro viva per l’ultima volta; soltanto il mare le ha riscattate e la voce, la notte, che spesso ti ascolta.
Nelle notti d’autunno ho guardato lontano, bastava parlare al soffitto e unire le mani, e nessuno rideva del nano.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Goffredo Vigliarolo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|