Guido Brunetti
Neuroscienze. Affetti, sentimenti, emozioni
Negli ultimi anni, il sistema delle emozioni e dei sentimenti è divenuto uno dei temi centrali delle neuroscienze
Tutti gli aspetti dell' esperienza umana sono caratterizzati dalle emozioni. Le quali sono considerate dalle nuove neuroscienze un fattore ineliminabile per comprendere il cervello e la mente, ossia i nostri comportamenti.
A partire dalla seconda metà del Novecento, sono state proprio le neuroscienze affettive ad avviare lo studio delle basi neurali delle emozioni e ad analizzare i processi mentali legati alle dinamiche degli affetti e dei sentimernti e ricercare altresì i loro meccanismi cerebrali.
Letizia e affanno, gioia e tristezza, odio e amore, altruismo ed egoismo, paura e rabbia e disgusto. Sono sentimenti che da sempre attraversano la vita dell'uomo e contribuiscono a definire il nostro io e le nostre azioni. Sono infatti le emozioni a determinare gran parte di quello che siamo. Come conferma Gustavo Charmet nel suo nuovo libro "Il motore del mondo" (Solferino), gli esseri umani decidono in base ai loro sentimenti. L'emozione insieme con la cognizione e la motivazione forma la trilogia del cervello e della mente.
I processi affettivi ed emozionali sono in sostanza "le fondamenta" (Panksepp) su cui si è costruita la dimensione del bello e del brutto della nostra vita. Una delle maggiori sfide delle neuroscienze moderne è quella di "scoprire" in che modo le strutture del cervello possano "produrre" la mente, la coscienza e gli stati affettivi. I sentimenti hanno le loro origini nelle emozioni, ma coinvolgono la ragione e la coscienza. Che sono il nucleo "più irriducibile e prezioso" dell'attività mentale (Boncinelli).
Il concetto di emozione comprende un insieme complesso di elementi soggettivi ed oggettivi, uno stato di "attivazione fisiologica" (arousal) e di sistemi cerebrali elaborati nel corso dell'evoluzione, coinvolti nella sopravvivenza dell'individuo e della specie.
Quando parliamo di coscienza, termine che presenta una enorme latitudine di significati, indica in realtà l'autocoscienza, cioè la consapevolezza di sé, della proprie interiorità e della propria posizione nel mondo.
Gli studi condotti su pazienti che vivono con i due emisferi cerebrali separati (split brain), a causa di traumi o di interventi chirurgici, hanno fornito un rilevante contributo all'approfondimento del concetto di coscienza, mostrando che ciascuno dei due emisferi può avere una sua consapevolezza e avere una capacità di apprendere, ricordare, provare emozioni.
L'emozione è uno stato dell'individuo che si esprime attraverso una vasta sintomatologia generata dal grado di attivazione del sistema nervoso (battito cardiaco, sudorazione, pallore, rossore, ecc.). Molte ricerche hanno mostrato l'importanza del sistema limbico (amigdala e ippocampo) come centro delle emozioni.
Gli stati soggettivi sono in realtà qualcosa di estremamente difficile da definire. Ogni tentativo di dare una definizione di emozione o di coscienza appare pertanto "fuoviante e restrittivo" (Crick). Sono stati dell'animo presenti in tutti i mammiferi e nascono dalle aree "più profonde" del cervello fino ad arrivare alle forme più sofisticate ed alte nella corteccia cerebrale.
Nella concezione psicoanalitica, i sistemi emotivo-affettivi sono alla base della vita mentale e indicano uno stato di tensione associato a una pulsione istintiva, Freud sostiene che le pulsioni umane sono radicate nei nostri bisogni fisiologici e le raggruppa in due categorie: libido e aggressività. Nella filosofia greca classica e nella letteratura antica, già con Sofocle ed Euripide, le "passioni", come ad esempio "eros", sono prese in forte considerazioni. Noi umani- precisa Heidegger- siamo "emozione" prima che conoscenza. La soggettività- la coscienza- non è uno stato, ma un "processo" in divenire. E' ciò che determina l'essere, cioè "l'esserci". Le ricerche neuroscientifiche dimostrano che le emozioni positive (gioia, felicità, desiderio, soddisfazione, entusiasmo) migliorano lo stato di salute bio-psichica e mentale ed hanno effetti benefici su molte patologie. Infatti, tutte le forme di disturbi psichiatrici sono legate ad un'alterazione delle emozioni.
Le emozioni, che sono esperienze soggettive per lo più inconsce, poi, sono l'essenza dell'arte, della poesia, della musica. Ci permettono di innamorarci e di sentirci legati agli altri. I comportamenti non verbali, come sguardi, tono della voce, movimenti del corpo, espressioni facciali, rappresentano infine elementi fondamentali di comunicazione delle emozioni. Che ci danno la possibilità di percepire gli stati mentali degli altri.
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