Pubblicato il 18/04/2012 07:16:12
Senza un effettivo sistema di pesi e contrappesi, AGCOM può diventare una vera minaccia alla nostra democrazia. Nominati dai maggiori partiti, i suoi membri operano con pochissima trasparenza e rispondono ai diktat di potenti interessi politici e industriali, spesso senza alcun controllo parlamentare. Ora, con la nuova legge, i suoi poteri di censura potrebbero crescere pericolosamente.
La bozza di legge trapelata permetterebbe ad AGCOM di chiudere, nell’arco di poche ore e senza l’intervento di un giudice, interi siti d'informazione e d'interesse pubblico, come WikiLeaks, portali di software libero e siti di video come Youtube, solo perché uno specifico contenuto o una canzone è sospettata di violare il diritto d’autore.
Il paladino della nuova legge bavaglio è il sottosegretario di stato, Antonio Catricalà, sotto l’enorme pressione di giganti dell’informazione come Mediaset e della potente industria dell’intrattenimento. Ma tanto l’influente sottosegretario Paolo Peluffo quanto il Presidente Monti sono molto preoccupati per le possibili conseguenze di una nuova mobilitazione popolare a causa della posizione sempre più instabile del governo.
Non ci rimane molto tempo. Il governo potrebbe approvare la legge in uno dei prossimi Consigli dei Ministri, rendendo definitivi i nuovi poteri di censura di Agcom, proprio ora che il suo mandato sta per scadere. Uniamoci alle voci dei parlamentari e chiediamo lo stop dell'approvazione in extremis di questa legge bavaglio che mette in pericolo Internet libero. Firma ora la petizione e condividila con tutti:
http://www.avaaz.org/it/monti_save_our_internet/?vl
Negli ultimi due anni abbiamo aiutato a far nascere un movimento senza precedenti per la libertà di Internet, che ha fermato numerosi tentativi di imporre bavagli e altre censure in Italia e nel mondo, grazie alla raccolta di milioni di firme, con decine di migliaia di chiamate ai decisori, e lavorando palmo a palmo con giornalisti, politici e leader della società civile. Mostriamo la nostra forza collettiva e fermiamo questo nuovo attacco.
Con speranza e determinazione,
Luis, Luca, Emma, Ricken, Giulia, Antonia, Stephanie e tutto il team di Avaaz
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