Pubblicato il 20/03/2011 19:03:37
Caramelle
Verrò in via delle vigne quattordici a passarti l’ultima delle mie caramelle, è lì che abita in forma di zucchero l’orto di tua madre e si gonfiano di rosso i pomodori nel cerchio delle alpi e l’insalata ha il suono familiare di una porta che sbatte.
Gli autunni vengono con passo leggero e io mi arrampicherò sul tuo accento di montagna, sulle gutturali che sono rocce aspre, su certe consonanti che imitano il tumultuoso gorgoglio dei torrenti. Le tue mani forse mi cercavano, tentavano un approdo, ma tu lo sai che il nostro sole è la solitudine e la promessa di non vederci più è già nei nostri passi.
L’ho visto il gatto, e quella lunga scia di tristezza. Ho visto la fabbrica e la fretta dei viaggi.
Le mani si cercavano e ridevi di un riso notturno e c’era la pioggia e il buio e il momento era perfetto per perdersi, per scivolare via come un addio.
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