Nascosta
ho messo il piede fuori dal mondo rovesciandomi
come una contorta zattera di meraviglia
ma la voce era una smorfia che faceva capriole
e orfana ho incontrato la tua schiena.
Tu hai lottato,
invadendo ogni memoria e cellula di carne
riducendomi a orgasmo da letti veloci
e sei cresciuto come cancrena
ed io son così nuda e pesta.
Nel tuo disordine
mi son lasciata sconsacrare
mi han gettato un panno nero sulle braccia
urlando al ventre vuoto disgrazie e malanni
affinché imparassi ad obbedire ad ogni resa.
E ora ti graffio di liberarmi
da ogni misura che accartoccia questo limbo
mi gridano: estinguiti
lasciati intrecciare come le altre
e posati inarcando le gambe.
Ma tu mi dicevi
che a stendersi su di me si fà fatica
come lavarsi con acqua contaminata
come tingersi le mani di troppo viola
come immolarsi per una preda già vinta.
Nessuno,
nemmeno gli uccelli sui sassi si lasceranno carezzare
in fondo le strade diverranno cieche
mutilate dalle radiazioni del disamore
mentre tutt'intorno si continuerà a benesistere.
Rientrerò con occhi bassi
nel mio armadio come in una bara
tagliando il legno con le mani nude
per farne bacchette da radbomante
e nell'acqua di un pantano, rinascerò matrigna.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Simonetta Sambiase, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.