Pubblicato il 17/03/2011 06:19:26
È un posto di grande fantasia, l'Italia. Lo riconoscono dapprima gli Italiani che si divertono tanto e poi davvero tutti gli stranieri che a guardarci sembrano divertirsi più di noi. L'Italia è un posto che anche nella vita di tutti i giorni non è mai banale. Qui se uno ha un dipendente, è come se avesse un nemico e se uno ha un datore di lavoro, è come se ne avesse dieci o cento. In linea col profilo spaghetti western. L'Italia è però anche un posto serio. Non dà niente a nessuno così per caso, al punto che per lavorare in un call center si necessita di laurea in ingegneria. L'Italia ha una mentalità che accomuna. Puoi vedere il prete, l'ignorante, il politico e il mafioso parlare allo stesso modo e pensare le stesse cose. Piccole soluzioni antiche per stare tutti in pace. Almeno tra i vivi. L'Italia è magistralmente diretta come un film imprevedibile in cui la suspence perdura e perdura, perdura. Perdura, perdura. E col finale aperto: se vi siete chiesti chi li uccise poi davvero Falcone e Borsellino, Pinelli e Calabresi, Giuliano e Cucchi, sappiate che c'è libera interpretazione, questa è settima arte! L'Italia è un posto così tanto semplice che stiamo attentamente valutando di cancellare dal vocabolario la parola verità. Sembra che il suo significato sia già compreso nel termine polemica. Che ne parliamo a fare? Per fare polemica. Non per dire la verità.
8 marzo 2011. Sole sul Belpaese.
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