Da una luce fioca di lampione,
sfumatura accecante dei tuoi occhi,
aggrappato a quei piccoli seni
con la bocca,
alla tua pelle bianca
sorpresa,
appoggiata alle mie dita,
suonarti piano
come di un'arpa assaggi le sue corde,
i respiri protesi
sulle mie mani ubriache..
È stato così
la prima volta:
l'ebbrezza di un amore diverso,
com'è diverso quell'amore..
E poi ricominciare a baciarci,
senza sapere di averti colto,
all'improvviso,
come il bagliore di un lampo
vederti scivolare via
nella notte
e sentirmi morire,
come adesso,
che mi ritrovo assente
come allora,
sperduto come allora,
consapevole che eri tu
la mia stella,
la mia unica stella
che mi ha scheggiato il cuore.
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