Così, in pieno mare sono solo
anche se l’acqua mi è familiare
e sereno il mio assecondare le onde.
Così mi rafforzo consapevole
delle mie prossime frequentazioni
e mi muovo appena
il mio respiro è un suono e la mia voce un canto.
Di la da questo mare mi fingo
o indovino
delizie infinite, mari infiniti e notti infinite
Che si scambiano con la luce
con quel chiarore che mi fingo
o indovino
quel toccare ed essere toccati
Quel reciproco senso che si chiama amore
che a qualcuno voglio donare.
Poco prima sto.
Queste poche onde ancora mi separano
io credo
dal vento e l’aria cambierà il mio respiro
E così, impaziente, attendo il nuovo mondo.
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