Pubblicato il 21/02/2011 20:05:46
Nei vividi colori della memoria palpita il bianco e nero del nostro commiato.
Alla stazione la frenesia Corse, passi affrettati. I tuoi occhi di giada In amorevole benedizione Su di me posati.
Fra tanti visi sconosciuti e anonimi Il tuo volto amato. Nel nostro abbraccio fremente d’emozione fermati per sempre quegli attimi in un bacio fragrante di lacrime .
La tua tristezza la mia, lungo il binario mano nella mano, il mio singulto muto il tuo dolce sorriso.
“Au revoir, mon amour” Mi sussurravi piano, mentre scivolava via come rimpianto d’autunno la carezza di seta della tua mano.
Oltre il vetro nei tuoi occhi sfumava l’emozione.
In stille di pioggia o pianto la bruma malinconica del tuo sguardo spegneva la romantica illusione.
Il tuo passo mesto vedevo andar via sul binario della nostra malinconia.
Veloce il treno con passo di Mercurio inesorabile mi portava via.
Dal finestrino sorridevano i radiosi poggi nell’arrivederci nel bacio commosso della notte al mattino.
In pianto radioso nasceva l’aurora e nella carezza dei colori mi eri vicino.
Correva celere il treno sempre più distante. Il mio sguardo di malinconica speranza anelante.
Nel mio cuore risuonava mesto l’andante del sospirato ritrovarci.
Marina Pacifici
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