Ho visto rose,
rose rosse come il bacio
della notte
quando infiora con la sua
sinfonia di stelle.
E poi ho visto rose tradite,
bucate, aperte come una vertigine
su uno spartito strappato.
Eppure sull'orlo
di quelle rose
ho visto il balcone
dal quale le ho guardate,
le persiane e la polvere
dei desideri portati dal vento,
proibiti come le dita
che attentano al nodo sdrucito
del riscatto.
Ho visto rose
anche quando c'erano
solo spine
sotto il ritratto di un bambino
perduto
nella stanza troppo vuota,
acerba come un limone
o come una baita in disuso.
E poi, come per magia
le ho viste prendere corpo
da un nido dimenticato,
dalle pagine non scritte
su un quaderno di segreti.
Le rose sono fiorite,
perchè le ho inventate.
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