:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 98 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Apr 23 18:20:10 UTC+0200 2025
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Abbracciami amore

di Giulia Menolascina
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 16/04/2025 10:32:23

Abbracciami amore

 

Abbracciami amore

ché le pieghe del tempo

stringono

l'aria si fa sempre più corta

e tutt' intorno

i mozziconi di sigarette

hanno le ceneri ormai fredde.

 

Abbracciami amore

quella piuma abbandonata

resta

tesimone di un viaggio

lontano

- non è il nostro - 

noi esuli

andiamo sempre da un' altra parte

verso terre ignote

che mai sognammo.

 

Abbracciami amore

più forte che puoi

le nostre mani si conoscono

il nostro sangue scorre unito

la sua musica è antica.

 

Abbracciami amore

nella notte

sempre più scura

più forte che puoi.

 

Giulia Menolascina, "Società Editrice Il Ponte Vecchio

 

Pensieri al mare

 

Entrami

urlo di vitello sgozzato

appiccicati

nella mia bocca

asciutta analfabeta

che io sia quell’urlo

inondami il petto

e fanne ali

dammi anche

il riso sberleffo

di quel gabbiano

i suoi piedi leggeri

sull’acqua

prima di innalzarsi in volo.

 

Acqua

trova le tue sponde

in questo corpo

che non si sa

e vuole essere casa

e conosce lo stupore

della crisalide

del fiorire delle ali

del miracolo del volo.

 

Ventre

fatti serpente

tra le viscere della terra

nel suo umido buio

contempla il mistero

della morte del seme

– visione del frutto futuro –

 

Cielo prateria di nuvole

signori vento sole

luna e stelle

entrate in questo vaso

scoperchiatelo

che d’azzurro possa straripare.

 

Amen

 

Giulia Menolascina. “La luna d’argento nel mezzo”, Società editrice “Il Ponte Vecchio”

 

 

Sera d’ estate

 

Tremula mi immergo

nella sera

con passo felpato avanzo

e ad ogni passo

l’incanto si svela.

 

Dal fosso a sinistra

sale un gracidio di rane

a destra la gioiosa distesa

dei canti dei grilli

s’allarga nei campi

si spande su per i colli

s’innalza nel cielo

adesso di un blu più lucente

in attesa di stelle.

 

Il fresco umido ora dell’aria

riempie i polmoni

e bronchi e bronchioli

miei rami

si fanno muschiati.

 

In basso le lucciole

ave e avi guerrieri

spose bambine

s’accendono e si spengono

– piccoli fari nella notte mare –

appaiono e scompaiono

intermittenze pulsanti

polvere di stelle

danzante.

 

Fari in processione

m’immagino

per le schiere d’insetti

– e non solo –

invisibili ora

che tra piante fitte e grano

– grattacieli foreste per loro –

avanzano

trepidi impavidi

nella loro – forse unica –

festa d’estate.

 

Lenta la mia mano

s’avvicina a un albero

e lieve attraversa il velo.

 

Giulia Menolascina, “La luna d’argento nel mezzo” Società Editrice Il Ponte Vecchio

 

 

La luna d’argento nel mezzo

 

La luna d’argento nel mezzo

brilla

tra gli occhi – Ponti –

lacrime di pioggia

fiumi di sotto

svaniscono

– acqua vapore acqua luce –

 

– la luna d’argento nel mezzo –

 

Luce partenza – luce arrivo

Luce centro – luce di luna

 

– la luna d’argento nel mezzo –

 

Luce di luna

lingue di fuoco – uccello di fuoco

Luce di luna

lingue di fuoco – sbocciano in fiori

Luce di luna

lingue di fuoco – s’abbracciano sorelle

– steli d’erba con linfa di lucciole –

 

– la luna d’argento nel mezzo –

 

Luce di luna

sotto: acqua luce nero fuoco

Luce di luna

sopra: acqua luce fuoco linfa

 

– la luna d’argento nel mezzo –

 

Fuoco nero luce

dentro fuori

tutto

 

– la luna d’argento nel mezzo –

 

Giulia Menolascina, “La luna d’argento nel mezzo” Società Editrice Il Ponte Vecchio

 

MANIFESTO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA PLANETARIA

(sulla Carta dei diritti fondamentali, Unione Europea, art.37)

OLTRE L’ ANTROPOCENE

 

essere innamorati follemente della natura

in ogni istante in ogni respiro

ricordarsi che noi siamo lei in lei

e che lei è noi in noi

 

ascoltarla amarla custodirla

per amarci ascoltarci custodirci gli uni con gli altri

prendersene cura in salute e malattia

in giovinezza e vecchiaia

terra mari cieli e tutte le creature

viventi in estinzione ed estinte

tutto l’animato e l’inanimato

 

parlare con alberi piante fiori uccelli insetti animali

che incontriamo e non incontriamo

che mangiamo (quelli ringraziarli) o non mangiamo,

con gli animali per vivisezioni ed esperimenti

chiedere a tutti loro cosa ne pensano

di questo e di tanto altro ancora

invitarli ai congressi di scienziati e ricercatori

e ai tavoli tecnico-politici sulle sorti loro

 

e del pianeta che è anche loro

avendo da troppo tempo smesso

questo dialogo fraterno e filiale

re-imparare la lingua madre direttamente in loco

 

fare scuola con boschi e foreste

farsi raccontare da loro

di disboscamenti e deforestazioni

e relative estinzioni di specie di

alberi piante animali insetti

e migrazioni di animali insetti virus e salti di specie

interpellare al riguardo

tutti gli altri animali coinvolti

 

fare scuola con i mari e

– vis a vis, sguazzandoci dentro –

capire cosa ne pensano delle isole di plastica

del rischio di estinzione di barriere coralline

balene e plancton e delle migliaia di altre creature

molte delle quali ancora senza nome

parlare con gli abissi profondi

e alle maree per ascoltare la luna

 

fare scuola con i vulcani

e nelle eruzioni e terremoti

riconoscere gli umori della Madre

il potere implacabile impeccabile

del suo cuore di fuoco

 

dialogare con i ghiacciai

– prima della loro estinzione totale – e

con le comunità di pinguini

a proposito – anche – degli articoli 23 e 24 della Carta dei

Diritti

 

fare all’inizio delle lezioni

l’appello per segnare sul registro “Terra”

gli assenti per malattia o decesso

catalogare le specie estinte

e organizzare per loro la Giornata della Memoria

piantare alberi per ogni albero sradicato

e lapidi per ogni specie estinta

 

imparare l’ascolto

come cuccioli

di lupi orsi visoni macachi

farfalle lucciole delfini foche api

stelle e spugne marine...

fare casa tana con loro

la tavola apparecchiata – Terra – è la stessa

 

firmato, a nome del Pianeta Terra, «Il Colibrì»

 

Il colibrì che, mentre tutti gli animali della foresta in preda all’incendio scappano, al leone che gli chiede cosa stesse facendo risponde: «Vado al lago a prendere l’acqua per spegnere l’incendio... faccio la mia parte» [da un’antica favola africana].

 

Giulia Menolascina, “La luna d’argento nel mezzo”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giulia Menolascina, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.