Quando mi misi a osservare
Le variazioni incerte della luce
Lo feci per convincermi che il buio
È solo parte della sfumatura
Che riveste l’Intenso.
Mi chiesi allora se la notte fosse
Un’altra forma del suo divenire
E non un’apparenza
Quella che mi sembrava una scomparsa
Tra un intervallo e l’altro delle stelle
Dove il tempo rallenta la rincorsa
Alla ricerca forse di se stesso
O almeno un’occasione.
Quindi mi volsi dentro e non trovai
Nient’altro che un disperso
E questo mi costrinse a porre mente
A un’altra dispersione
Di cui le sfumature danno conto
Quando qualcuno cerca
E roteando sposta l’universo
E capovolge e fruga
Lungo i mattoni sparsi della vita
Che cade nel contrario e dal contrario
Per amore ritorna.
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