Una crepa
Letizia mi dici “deliziami, vieni,
stai dentro di me”
s’è ancora sognato il tuo corpo crollato
lì dentro non c’entro non c’è
uno spazio per me
ma non c’è mai stato
così resta lì non ti avvicinare
non voglio nemmeno chiamarti per nome
potresti rispondere non si sa come
e darmi quel niente ch’è poi tutto quello che c’è.
C’è chi dirà basta alla fine e chi lo sapeva da prima
e poi si va soli nel mondo e si impara
e c’è chi ci crede è un dio è una fede
e chi vive in cerca e gli altri si fanno cercare
ma questo non posso spiegartelo in rima
è tutta questione di quello che vuoi,
che ti serve o che sogni
speranze bisogni
e questo è desiderare
come animali nel mare
la tua faccia chiusa, caduta, conclusa
che ancora rimango a guardare
saremmo potuti morire
era il solo modo di essere noi
e ormai quell’ora si è persa
ma se era una crepa nel muro
la luce è da lì che è entrata
perchè una canzone cantata
da una donna è diversa.
QuinMar25
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