Nuda sul tuo divano, ti sbottono la camicia.
Non cambiarmi più,
la pelle è liscia,
conosci ciò che penso.
Resisti, mi guardi innamorato,
posso sentire i cieli, i mari,
soldati, case che crollano.
Tutto il meraviglioso e tutto il tremendo.
Completamente nudo
l’oceano dei miei sensi,
la pelle è liscia conosci ciò che penso.
Passi da modello a figlio,
da padre a madre,
da amante a fratello.
E sei tutti i miei padri,
ogni libro che ho incrociato.
Ogni preghiera e ogni pianto.
Nella notte più buia
nell’abisso più profondo
invocherò il tuo nome
insieme a quello di dio.
Ho dimenticato com’è
l’opportunità di essere libera,
senza di te.
(Posso fidarmi del suo sorriso
perché si è fidato del mio pianto).
Non so più contare
quanti modi ho per guarire.
Non ricordo più
com’è vivere senza di te.
(Quando mi ha rapita
non ha dimenticato ogni rabbia,
ogni nemico, ogni mancanza).
In macchina guida lui,
mi sorride, mi tocca le gambe.
Capita che facciamo l’amore in macchina
anche in garage o fuori per strada
nascosti in un vicolo cieco.
Dopo mi guarda profondamente
gli sposto la collana,
mi piace baciargli le labbra
quando le passa sulle mie cosce,
quando mi bacia le spalle,
e mi respira addosso.
Mi piace fare l’amore
come due quindicenni
e due sconosciuti.
Lui è sempre pieno di iniziativa
e a me non importa più di nulla
non ho mai voglia di sapere chi vince
l’unica cosa che so fare
è tornare dentro di lui ogni giorno.
Mi piace spogliarlo e sentirlo mio.
Il letto è pieno dei tuoi esorcismi.
Non ci sono demoni.
Formiamo un solo corpo.
Coi suoni una sola anima.
Sconfiggere la morte,
dormire, domandare la speranza.
Non riesco a smettere di essere
te e di essere noi.
Ti immagino dopo ogni meta,
ero già lì nascosta,
dietro la tua linea del destino
e del desiderio.
Ero già dietro gli imbarazzi
non sono mai stata estranea,
nelle smanie, nelle ambizioni,
nelle sensazioni.
Sono unita a te da dentro,
sento le tue mani nelle mie
mentre leggo.
Quando parlo in pubblico
ho la tua forma addosso.
Prima di dormire con la tua lingua
metti sulla mia
lezioni, traduzioni, lettere
così hai fatto il tuo sortilegio
prendi tutte le trasformazioni,
hai ogni domanda, ogni opera,
tutte le fiabe.
Non ci sono sbagli, solo strumenti.
Nella posizione dell’amante e del marito,
le felpe, orologi costosi che mi ricordano
insieme ai tuoi occhi assenti,
perché ti amo
quando mi spingi al muro per fare l’amore.
Primo poemetto
La sposa
Bruna, sono bella guardatemi,
non sono per nulla brutta
ma avvenente ho gli occhi
pieni dell’acqua di dio.
Sono venuta dai tempi
per incontrare il mio amato.
Il suo odore si spande
fino all’inguine.
Le tende delle sue stanze sono aperte
e danno sul paradiso.
Non giudicate le ferite aperte
lui coi suoi balsami
ha guarito ogni mia piaga.
La pelle ha unito
alla prima notte di nozze,
e ha cancellato
ogni notte oscura.
Ho sbagliato, e i miei errori
erano come acqua bollente
sul vino di dio per me.
Ma ora che il tempo orrido
è finito, lui ha preso per me
delle bacche da un ramo d’oro
che io mangio per nutrirmi.
È lui il custode della mia anima.
Dimmi, oggi che stai facendo?
Io ti amo, non abbandonarmi
a resistere alle ore senza di te,
ti aspetto per cena.
Non portare la mia anima
in giro senza bramarmi
ogni ora. Che dio possa
darti il mio sigillo sempre!
Non lasciarmi senza di te
a perdere le mie ore
con altri uomini,
vieni a vivere con me
che i nostri occhi possano unirsi
ogni ora. Non lasciarmi guardata
dai tuoi amici mentre tu resti lontano.
poesie tratte da "Cantico degli amanti. Dalla parte del marito" (I quaderni del Bardo Edizioni, 2024)
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