Nel silenzio eterno, alieno e profondo,
volteggian satelliti, attorno al mondo,
son vigili occhi nel buio infinito,
è scienza promessa, fedele invito.
Scrutan la Terra con sguardi precisi,
montagne, deserti, i mari divisi,
bloccano il Sole con ardor sincero,
immortalandone il calor severo.
Osservano stelle, luci distanti,
galassie immote, bagliori sgargianti,
seguono buchi nell’ombra abissale,
svelan, del cosmo, mistero fatale.
Per comunicare, un ponte han tessuto,
tra genti e culture, nesso accresciuto,
or, nella volta, tempeste osservano,
ventosità che i mari governano.
Nella stazione, regale dimora,
l’uomo esplora, ma non riposa ancora,
nel suo vagare in orbite chiare,
cercando risposte da raccontare.
Custodi del cielo, strumenti e sogni,
al nostro futuro donano i segni,
raccontan storie d’un luogo nascosto,
astri che brillan, sempre al loro posto.
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