(dopo intervento chirurgico per ostruzione naso-lacrimale)
Se ne accorse sul far della sera
La Pina austera,
Che sul barco ritta
Al compagno suo indicava la dritta.
Spruzzò il suo volto
Di salsa onda la veloce chiglia,
Che al porto volgea dopo tante miglia.
Asciugò rapida con mano
L'umido viso al sole lontano,
Ma il silenzio della sera,
E lo splendor del caldo astro che più non c'era,
Mosse l'animo suo a in fantil ricordi,
E il triste e il gaio in precari accordi.
Picciol larima credea nei suoi occhi,
Perché l'interno suo non eran balocchi:
La maligna natura chiuso aveva a lei lo sbocco
Del pianto al suo trabocco.
Ma ora scienza vuole
Che il femmineo sentore
Dal ciglio esca come fluido amore,
E bagni l'arido maschio
A divenir di sogni pescatore.
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