Una rosa è sempre una rosa
nel verde d’un giardino
e nel grigio del tempo
ai cancelli e tra i rovi.
È una rosa.
Il suo turgido cuore
scrigno di sofferenze,
sulle labbra parole
che sbrinano
pendono in riccioli di vetro.
Ogni stagione brucia
d’un colore candidato alla luce
in un agrodolce respiro di foglie
in un sentiero che attende
o in rivolo sottile di brina.
Chiedo un girotondo di foglie
dove smarrirmi
in vertigini di conchiglia,
la perla incastonata
nel gozzo d’una clessidra.
Lo sguardo sospeso
in un lieve equilibrio
desideroso del suo limbo,
tra un abisso ed un cielo
che promette aquiloni.
E si rinfranca la gota
nella neve d’una lacrima.
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